Ancora un “furbetto” del reddito di cittadinanza scoperto dalla Guardia di Finanza. In questo caso l’uomo, malgrado possedesse due società e lavorasse pure in nero, aveva avanzato richiesta ad inizio anno per ottenere il sussidio statale, richiesta che era stata accolta. Ma a scoprire che le sue reali condizioni economiche è stata la Sezione Operativa Navale di Gaeta della Guardia di Finanza, a seguito di un controllo in mare effettuato, congiuntamente con l’I.T.L. (Ispettorato Territoriale del Lavoro) di Latina, nelle acque dell’Isola di Ponza la scorsa estate.
La scoperta
L’uomo, un cittadino italiano, è stato trovato alla conduzione di una imbarcazione da diporto destinata al noleggio nautico. Soltanto a seguito di accertamenti scaturiti dall’incrocio delle informazioni sullo stato patrimoniale e reddituale delle persone fisiche e delle società, censite nelle banche dati del Corpo ed incrociate con i dati in possesso all’I.N.P.S., il medesimo soggetto, impiegato come lavoratore “in nero” per una società di noleggio, è risultato essere percettore del Reddito di Cittadinanza dal mese di gennaio 2022, benché fosse rappresentante legale e socio amministratore di 2 Società di capitali. Da qui è scattata la segnalazione alla competente Autorità Giudiziaria per la mancanza di requisiti del beneficio sociale e la contestuale segnalazione all’I.N.P.S. per l’immediata interruzione dell’erogazione del beneficio e per l’avvio delle procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite, pari a circa €. 5.700.
Con barche e yacht percepivano il reddito di cittadinanza
Qualche settimana fa, in quel caso sul litorale romano, un’altra operazione simile era stata portata a termine sempre dalla sezione navale delle fiamme in gialle. Le indagini avevano permesso di accertare che undici persone che da tempo incassavano il reddito di cittadinanza avevano tra le loro disponibilità diverse imbarcazioni da diporto recando così un duplice danno, allo Stato e ai reali ‘bisognosi’ della misura statale.