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Caporalato, braccianti sotto il sole a cinque euro l’ora: il business nel sud pontino

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Storie di caporalato, braccianti sottopagati e morte nella provincia di Latina. A poca distanza dalle coste pontine, infatti, tante persone lavorano nei vicini campi ortofrutticoli, in turni che possono durare anche 7/10 ore. Faticano tutto il giorno, per pochi euro all’ora (tra i 3/4 euro) e soprattutto sotto l’attuale caldo atroce, che sfianca e logora chi raccoglie frutta e verdure nelle campagne del territorio pontino. 

Il caporalato in provincia di Latina

La storia la conoscono bene nella frazione di San Donato, località all’interno del Comune di Sabaudia. Qui i braccianti lavorano con una media di una decina di ore al giorno, con contratti regolari ma solo all’apparenza. Infatti, in troppe occasioni le ore passate sul posto di lavoro sono maggiori in quelle riportare dal foglio contrattuale, in una situazione che logora inesorabilmente i lavoratori impegnati in questa esperienza.

orto

L’inferno dei braccianti durante quest’Estate 

Si arriva ai campi intorno alle 5 del mattino, per staccare in diverse occasioni anche dopo le 3 del pomeriggio. In questo periodo si raccolgono cocomeri, barbabietole, addirittura funghi nelle serre appositi. Sempre con la schiena piegata a raccogliere ortaggi e frutta, con i caporali che si disinteressano se i braccianti devono operare nelle situazioni di caldo estremo sotto il sole di questi giorni o addirittura nelle serre senz’aria. 

Un lavoro che uccide il bracciante

Solo nella zona pontina, si contano 20 mila braccianti. Qui, durante la giornata, i lavoratori vengono completamente “spremuti” come limoni, lasciando il posto di lavoro in condizioni psico-fisiche preoccupanti. In tante giornate, non hanno più la forza di stare in piedi per le pesanti botte di calore, divenendo facili bersagli sulla Migliara 47 per incidenti stradali. Barcollando a bordo di biciclette già fatiscenti, aumentano vertiginosamente le possibilità di essere investiti lungo la strada, in episodi dove peraltro sono già morti una moltitudine di cittadini indiani, con queste persone che hanno un loro villaggio a poca distanza da quell’arteria urbana. 

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