L’aggressione subita da un 18enne di Roccagorga, in provincia di Latina, sembra una spedizione punitiva. Un’aggressione di una violenza inaudita. Secondo una prima ricostruzione da parte dei carabinieri, possibile anche grazie al racconto della vittima, il giovane sarebbe stato aggredito in via Selvotta da un gruppo di persone. Lo hanno pestato in volto, e ferito a una gamba con un punteruolo, o almeno così sembrerebbe dai primi accertamenti. Dopo la furiosa aggressione il 18enne è stato trasportato in un altro posto e lasciato lì agonizzante.
Le indagini dei carabinieri
Si scava nella vita della vittima. I militari cercano di ricostruire, anche, cosa sia successo nelle ore precedenti alla brutale imboscata. Le ipotesi investigative sono diverse, al momento: un regolamento di conti… Una vendetta… Le conseguenze di uno sgarro… Sono diverse le piste aperte. Unica cosa certa, per ora, è che quel giovane non ha precedenti. Si tratta di indagini difficili per gli investigatori che, nella serata di ieri, hanno fermato un sospettato. Ma le attività investigative vanno avanti per trovare risposte all’accaduto.
L’agguato nella notte e il pestaggio
L’agguato ai danni del 18enne si sarebbe consumato nella notte tra lunedì e mercoledì. Lo hanno preso di sorpresa, ma sembra fossero in tanti. Lo hanno riempito di botte e poi spostato in un luogo diverso da quello del pestaggio. Con quel poco di forza che aveva la giovane vittima dell’aggressione è riuscita a chiedere aiuto ai residenti e sono stati chiamati immediatamente i soccorsi. I sanitari del 118 sono accorsi e lo hanno trasportato in codice rosso al Santa Maria Goretti di Latina.
Inquirenti in cerca di risposte
Le indagini sono state avviate subito. Sono stati sentiti i cittadini che hanno prestato aiuto al 18enne e il ragazzo stesso è stato ascoltato a lungo. Ma non sembra siano emersi dettagli di rilievo che possano supportare gli inquirenti. Di certo il magistrato di turno ha aperto un fascicolo di inchiesta e le attività investigative vanno avanti in cerca di risposte.