Dovrà restare chiuso per sette giorni un ristorante/bar di Ladispoli. Questo perché i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, in linea con l’azione fortemente voluta dal Prefetto di Roma Matteo Piantedosi in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, hanno proposto e ottenuto la sospensione della licenza di quel locale, che si trova proprio nella zona della movida.
Cosa è successo a giugno nel locale di Ladispoli
Nei primi giorni dello scorso mese di giugno, dopo un’attività investigativa e di osservazione, i militari di Civitavecchia erano intervenuti nel locale. E avevano arrestato uno dei soci dell’attività commerciale perché gravemente indiziato di aver ceduto una dose di cocaina dietro corrispettivo in denaro, all’interno del locale. L’uomo, come se non bastasse, era stato trovato in possesso di altri 15 g della stessa sostanza, già suddivisa in dosi pronte alla vendita, nascosti dietro alcune bottiglie di vino. Fatto che, tra l’altro, già si era ripetuto nel tempo, al punto che nel 2020 era stato arrestato per lo stesso motivo.
Ulteriori controlli effettuati hanno accertato la continua presenza nel locale di persone gravate da precedenti, anche inerenti le sostanze stupefacenti. Da qui quindi la richiesta del provvedimento di sospensione, che è stato poi ottenuto.
Cosa dovrà fare il proprietario
Al proprietario i Carabinieri hanno notificato un decreto firmato da Questore di Roma ai sensi dell’Art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.). Questo vuol dire che il locale dovrà restare con la saracinesca abbassata per 7 giorni.