Era tampinato dai Carabinieri della Stazione di Ladispoli, che lo stavano cercando da quando era stato raggiunto da un provvedimento di Mandato di Arresto Europeo (M.A.E.). Lui, un cittadino romeno 26enne, era noto per le proprie vicissitudini penali sia in Romania che in Italia. E da giorni era ormai stato “messo all’angolo” dai militari, tanto che alla fine ha deciso di consegnarsi ai militari della caserma di via Livorno.
Arrestato latitante 26enne
I fatti sono accaduti durante la scorsa settimana ed hanno avuto il loro epilogo nella mattinata di sabato scorso, il 2 aprile. Quel giorno il 26enne, che in più circostanze aveva cercato di sottrarsi alle ricerche poste in essere dai Carabinieri, ha infine scelto di presentarsi in caserma.
I Carabinieri, nei giorni precedenti, avevano infatti provato a cercarlo presso la propria abitazione, oltre che negli appartamenti di parenti e conoscenti, anche loro residenti a Ladispoli. Ma ogni volta l’uomo, contattato anche al telefono, si era dimostrato molto cordiale ma allo stesso tempo anche assai sfuggente.
Le scuse inventate per non farsi arrestare
Il 26enne aveva infatti inventato al telefono diverse scuse per dilazionare il proprio appuntamento con la giustizia. Da quella del lavoro su vari cantieri nel comune di Roma, poi un malore non meglio precisato, fino a imprevisti con l’auto.
I carabinieri lo hanno aspettato sia a casa che sul posto di lavoro. Alla fine sabato, sentendosi braccato, l’uomo si è presentato spontaneamente in caserma. Su di lui pende una sentenza emessa da un Tribunale romeno che lo condanna in via definitiva ad oltre un anno di reclusione. Infatti è poiché risultato colpevole del reato di furto aggravato. I Carabinieri, nella mattinata di ieri, lo hanno infine posto a disposizione della Corte di Appello di Roma per le procedure finalizzate alla sua estradizione in Romania.