L’amministrazione comunale informa i cittadini che, presso lo spazio funzionale in via Yvonne De Begnac a Ladispoli, per tre domeniche dall’8 aprile al 6 maggio alle ore 16.30, si svolgerà la rassegna “Famiglie a teatro”.
L’associazione Twain Centro Produzione Danza, in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del comune, invitano grandi e piccini a lasciarsi trasportare dalla magia di queste tre fiabe nel territorio incantato della fantasia, dove danza, teatro e musica si fondono in spettacoli di grande valore poetico che sicuramente appassioneranno i giovani spettatori.
Domenica 8 aprile è in programma “Il vento e la fanciulla”, lo spettacolo racconta una storia che viene dalle sterminate piane della Mongolia selvaggia, dove il vento batte la terra per miglia e miglia senza trovare ostacoli. Una storia che inizia con il sibilo penetrante del Vento, e con il rapimento di una principessa ad opera di un cattivissimo Negromante. Tra i personaggi un principe valoroso, un variopinto uccello, un oracolo, i due buffi e armatissimi guardiani del Negromante ma, soprattutto lui, il Vento che è guida e consigliere e risolutore della storia. Il Vento e la Fanciulla è una fiaba che prende spunto da antiche leggende Mongole con tutte le caratteristiche della fiaba tradizionale, compresa quella di rivolgersi a un pubblico eterogeneo di piccolissimi e grandi, perché le fiabe sono per tutti e soprattutto, a dirla con Calvino, perché “le fiabe sono vere”.
Il 22 aprile andrà in scena “Robin Hood”. Lo spettacolo racconta le gesta del fuorilegge più conosciuto dell’anno mille, arciere infallibile ed astuto, principe dei ladri e incontrastato signore della foresta di Sherwood. Nel bosco Robin Hood vive la sua adolescenza allenandosi a diventare il paladino e il difensore dei deboli e costruendo, insieme ai suoi compagni Little John e Lady Marian, una società fondata sulla libertà, sull’uguaglianza e sulla giustizia sociale. I personaggi, ripresi dal folklore britannico, sono sulla soglia della leggenda, in uno scenario popolato da re beffati e re ingiusti, da sceriffi senza cuore, giovani lady in cerca d’amore e riscatto e vittime innocenti, dando vita ad una favola sulla generosità di un uomo che si scaglia in difesa degli oppressi. Nipote di re, privato ingiustamente dei suoi beni da un nobile senza scrupoli, il giovane Robin allena corpo e anima per essere l’eroe invincibile, bollato come furfante e condannato a morte da chi detiene il potere, si rifugia nella foresta di Sherwood, assalta e ruba ai ricchi per dare ai poveri, facendosi valere grazie alla sua mira straordinaria.
Il 6 maggio in scena andrà “Il bambino e l’aviatore”. Scritto da Antoine de Saint-Exupéry durante la seconda guerra mondiale e pensata come una fiaba per bambini e ragazzi, il Piccolo Principe è un racconto sulla tolleranza e l’amore, una riscoperta del valore dei sentimenti, una riflessione sull’uomo e sulla sua difficoltà di trovare ciò che davvero conta, al di là delle apparenze e delle false illusioni. E’ uno sguardo ingenuo e sincero dei bambini sulle cose e dà valore ai legami d’amicizia e d’affetto tra le persone. Con Il bambino e l’aviatore, l’emozionante viaggio del piccolo principe viene rappresentato attraverso una narrazione semplice e lineare, accompagnata dalla leggerezza e la poesia della danza, lasciando a tutti noi il sorriso e un messaggio d’amore, ricordandoci che da qualche parte, nell’universo, un piccolo principe sta prendendosi cura della sua rosa.