Un’operazione antidroga è stata messa a segno sin dalle prime luci dell’alba di oggi, martedì 5 settembre. I Carabinieri stanno dando seguito a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Civitavecchia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 4 soggetti, alcuni dei quali con precedenti specifici, gravemente indiziati a vario titolo, dei reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti continuata in concorso.
Proseguono le indagini per verificare eventuali ulteriori coinvolgimenti
Si tratta dell’epilogo di un’attività di indagine che ha portato i militari a individuare i quattro arrestati come pusher attivi sul territorio comunale di Cerveteri. Dalle risultanze investigative il quartetto viene considerato come rifornitore di droga in zona. Anche se le indagini sul caso proseguono per stabilire l’esistenza di eventuali ulteriori persone coinvolte nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione Rider 2 coordinata dalla Procura di Civitavecchia
L’operazione, convenzionalmente denominata Rider 2, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia, è stata condotta dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Civitavecchia e ha consentito di smantellare una fiorente piazza di spaccio di sostanze stupefacenti attiva nel comune di Cerveteri.
Attività costanti contro il fenomeno della detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti
L’attenzione delle forze dell’ordine contro la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti resta estremamente alta. I servizi per contrastare o, comunque, arginare quanto più possibile il fenomeno, a tutela dell’incolumità pubblica e, non di meno, per contrastare comportamenti illeciti, sono continui e costanti. Purtroppo quello della droga resta un problema concreto ed estremamente sentito, per contenere il quale le attività dei Carabinieri, coordinati dalla Procura di riferimento, vengono svolte con cadenza periodica.
Si precisa che considerata la fase del procedimento penale, indagini preliminari, gli indagati devono ritenersi non colpevoli fino ad eventuale sentenza definitiva.