Ancora violenza nei confronti delle donne, con due uomini che hanno picchiato e abusato delle proprie compagne anche in presenza dei loro figli minori. Violenze fisiche e psicologiche che duravano da tempo e che ora sono terminate solo grazie all’intervento degli agenti del Commissariato Distaccato di Tivoli.
È successo a Guidonia e a Fonte Nuova: in entrambi i casi i due indagati sono considerati particolarmente pericolosi per la propria famiglia e per questo sono stati allontanati dal domicilio con misure cautelari. Nonostante i due casi appartengano a due storie e famiglie diverse, la vicenda, a distanza di pochi giorni, è risultata la stessa.
Il caso di violenza domestica a Guidonia
L’uomo G.S di 44 anni residente a Guidonia Montecelio sarebbe l’indagato per violenza domestica dagli agenti del . I militari, coordinati dal “Gruppo uno” della Procura Tiburtina, il 1 Aprile hanno notificato all’uomo la misura cautelare dell’allontanamento dal domicilio con prescrizione aggiuntiva per cui non può avvicinarsi alla moglie e al figlio minore. Inoltre all’indagato è stato applicato il dispositivo elettronico di controllo, ovvero il braccialetto elettronico.
Le indagini sull’accaduto
Le indagini fatte hanno potuto appurare che, nei diversi anni di convivenza, l’uomo abbia avuto atteggiamenti negativi e violenti caratterizzati da maltrattamenti nei confronti della moglie. Inoltre, le violenze sarebbero accadute in presenza del figlio minore costretto ad assistere ai tragici episodi. L’uomo è infatti gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti nei confronti della sua famiglia.
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Il caso analogo a Fonte Nuova
La tragica vicenda per cui i militari stanno indagando è successa anche nel comune di Fonte Nuova. L’uomo A.U. indagato, di 38 anni, sarebbe gravemente indiziato di gravissimi maltrattamenti, violenza sessuale e lesione nei confronti dell’ex compagna con cui viveva. Anche in questa triste storia gli episodi si verificavano in presenza della figlia minore dell’indagato.
Il 9 Aprile, gli agenti del Commissariato tiburtino, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale.
I fatti per cui l’uomo è indagato sono ritenuti così gravi da essere descritti “come evidente manifestazione di una indole malvagia …. che trovava appagamento nella sottomissione e nell’umiliazione della compagna”. Gli stessi poliziotti, ascoltando le dichiarazioni della vittima, sono rimasti senza parole per la serie di atrocità che la ragazza ha dovuto subire.
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