1500 nuovi posti di lavoro. E altri 60 ettari per “costruire” quello che sarà il nuovo Car, il centro Agroalimentare Regionale, a Guidonia, che passerà dagli attuali 23 ai futuri 85 ettari. Tutto questo si evince dal protocollo d’intesa firmato il 3 dicembre in Regione tra il presidente della Regione Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e Michel Barbet sindaco di Guidonia nell’ambito dell’attuazione del «Piano strategico» del Car.
1500 posti di lavoro al Centro Agroalimentare di Guidonia
Inizialmente per la trasformazione del Car bastavano 6 ettari di terreno senza qualità, di brulla vegetazione o di alberi privi di fogliame, ma con la radicale modifica del piano si è arrivati a decuplicare l’area, cosicché, dopo il «concerto» tra Comune di Guidonia Montecelio, Città metropolitana di Roma Capitale e Regione Lazio, il Centro Agroalimentare a partire del prossimo anno passerà a 85 ettari, l’equivalente di una nemmeno tanto piccola città.
Grazie al «Piano strategico» del Car, ci sarà una modifica radicale dell’azienda: si parla di un progetto innovativo i cui caratteri salienti dovranno essere la sostenibilità, la qualità del costruito e del tasso di digitalizzazione;
la localizzazione di piattaforme/mercati per la carne, i fiori, il biologico. Ulteriore diversità rispetto all’esistente, il “nuovo” interverrà nella «verticalizzazione» dell’attività, come la dotazione di impianti per la preparazione e la lavorazione del cibo.
Investimento milionario
Ma quanto costerà tutto questo? Si parla di un investimento tra i 200 e 300 milioni di euro, approvato già dagli azionisti (il Car è una «società consortile per azioni, capitale sociale euro 69.505.982, a prevalente capitale pubblico), a iniziare dalla Camera di commercio di Roma (33,02% del pacchetto azionario), seguita dal Campidoglio (28,37%) e dalla Regione Lazio (26,80%); la quota (2,83%) della Città metropolitana chiude il settore pubblico al quale si aggiungono tre banche: Unicredit, Bnl e Monte Paschi di Siena: 2,55% del «pacchetto paritario» ciascuna.
Gli antichi «mercati generali» capitolini di Guidonia Montecelio sono il principale mercato all’ingrosso d’Italia. La società conta al suo interno 400 aziende attive nell’ittico e nell’ortofrutta mentre va gradualmente espandendosi l’attività di logistica. Nel complesso operano ormai circa 2.500 dipendenti. Previsti altri 1.500 posti di lavoro con il piano a regime.
Sulla “Destinazione d’uso” sono intervenute le norme tecniche d’attuazione del PTPG, il Piano territoriale provinciale generale, in particolare «la disciplina del capo III», i cosiddetti «Parchi delle funzioni strategiche metropolitane». I contenuti sono stati trasformati dalla giunta comunale in «atto di indirizzo», come si legge sul protocollo «volto alla valorizzazione di un ambito strategico produttivo in località Tavernelle che stabilisce le linee guida per il corretto sviluppo produttivo, ambientale e sociale dell’area di intervento».