Sono stati giorni di grande apprensione per la bimba di 9 anni, coinvolta insieme alla mamma e al fratello in un terribile incidente il 10 settembre scorso. Un violento scontro che, secondo le prime risultanze investigative sarebbe stato provocato da un’Audi lanciata a tutta velocità da un operaio marocchino. Sembrerebbe, infatti, che la macchina condotta dal 30enne percorresse la provinciale Santa Cecilia, non lontano da Alatri, a 150 chilometri orari. Ma quest’ultimo è un particolare che dovrà essere stabilito con certezza per mezzo di perizia che dovrà anche stabilire la dinamica dell’incidente.
Uno schianto nel quale la bimba di 9 anni ha riportato conseguenze più serie
Il 30enne ha anche realizzato un video con il cellulare, postato sui social, dell’incidente in cui con l’Audi si è schiantato contro la Nissan Qashqai guidata dalla donna che si trovava in compagnia dei suoi due bambini. Dallo scontro la bambina è quella che ha riportato conseguenze più serie. La piccola è stata trasportata all’ospedale Bambino Gesù in condizioni critiche, ma ha combattuto. Con il trascorrere dei giorni le sue condizioni sono migliorate notevolmente, fino alle dimissioni. La bimba potrebbe presto tornare alla sua vita di tutti i giorni, per quanto con il terribile ricordo di quegli attimi nei quali si trovava in macchina con la mamma e suo fratello quando sono stati travolti dall’Audi.
Si aggrava la posizione del 30enne che guidava sotto l’effetto di droghe
Intanto, però, la situazione del 30enne alla guida dell’auto di grossa cilindrata si aggrava, perché, dagli accertamenti successivi, è stato accertato dalle forze dell’ordine che non solo si trovava al volante sotto l’effetto di stupefacenti, ma guidava a una velocità sostenuta mentre girava un video, senza contare che aveva il permesso di soggiorno scaduto. Rimasto anche lui ferito a seguito dell’incidente è stato operato nell’ospedale di Frosinone e poi trasferito in un presidio sanitario di Roma.