L’amministrazione Ottaviani, risultata assegnataria di un finanziamento di circa 18 milioni nell’ambito del progetto per la Riqualificazione Urbana e la Sicurezza delle Periferie, ha predisposto, mediante il settore lavori pubblici coordinato dall’assessore Fabio Tagliaferri, una manifestazione di interesse volta all’affidamento dell’appalto relativo alla “Delocalizzazione degli uffici MISE nella nuova sede di Via Mascagni n°21”, dell’importo complessivo di € 260.000,00 (scadenza: 24 luglio). Gli interventi citati, dunque, inseriti nell’articolato programma di riqualificazione delle periferie promosso dall’Ente, avverranno mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara con la consultazione di 10 operatori economici.
Non avendo, ad oggi, a disposizione un elenco ditte da cui attingere per la trasmissione di una lettera d’invito a partecipare alla procedura di gara, infatti, si rende necessaria una consultazione preliminare di mercato con la pubblicazione di un avviso esplorativo di manifestazione di interesse.
L’importo complessivo previsto per l’esecuzione dei lavori e da porre a base di gara è pari ad € 163.548,21 di cui € 161.223,87 per lavori soggetti a ribasso d’asta ed € 2.324,34 per costi e oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta oltre IVA al 10% per un totale di € 179.903,03.
Alla spesa massima, pari appunto a € 179.903,03 e più esattamente come sarà definita dagli esiti della gara, si farà fronte con il finanziamento concesso, riscontrandone la disponibilità all’interno del quadro economico dell’intervento.
L’appalto da affidare comprende la ristrutturazione dell’attuale edificio scolastico sito in Via Mascagni n°21 per ospitare i nuovi uffici MISE con adeguamento degli spazi interni e degli impianti, la realizzazione di una struttura in acciaio con fondazione in cemento armato, l’adeguamento di una porzione dell’edificio scolastico “Lombardo Radice”, sito anch’esso in Via Mascagni, per ospitare la scuola dell’infanzia attualmente occupante l’edificio di Via Mascagni n°21 e la dismissione degli attuali uffici MISE siti in Piazzale Alessandro Kambo.
Tra tutti i partecipanti, che avranno dato prova di possesso dei requisiti richiesti, verrà eseguito un sorteggio di 10 operatori economici ai quali trasmettere una richiesta di offerta. Verrà applicato il criterio di aggiudicazione del minor prezzo con esclusione automatica dalla gara delle offerte risultanti anormalmente basse, con l’avvertenza che in ogni caso la stazione appaltante valuterà la conformità di ogni offerta, che, in base ad elementi specifici, apparisse anormalmente bassa.
Trattandosi di una ricerca di mercato finalizzata a individuare gli operatori interessati a contrattare con il Comune, non occorre, in questa fase, presentare offerte pena la mancata presa in considerazione delle stesse, ma solo la manifestazione di interesse ad essere invitati. Info e modalità di partecipazione sul portale gare della sezione lavori pubblici del Comune di Frosinone, al link http://pgt.comune.frosinone.it/portale/index.php/bandi.
Il primo step del Programma è avvenuto nel 2017 con l’ottenimento, da parte dell’amministrazione Ottaviani, del finanziamento ministeriale in risposta al bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di Provincia, nel quale risulta inserito come progetto cardine quello inerente alla riqualificazione di piazzale Kambo con il concomitante investimento di Rete Ferroviaria Italiana, per la riqualificazione degli edifici di proprietà e la realizzazione di un sovrappasso pedonale al fine di incentivare l’utilizzo dei mezzi su ferro. Il Comune, così, ha di fatto concretizzato la possibilità di operare la ricucitura di due aree strategiche del Capoluogo attualmente separate dall’infrastruttura ferroviaria (la zona edificata in prossimità della chiesa “Sacra Famiglia” risalente al dopoguerra e il nuovo quartiere di Edilizia Residenziale Pubblica sviluppatosi lungo “Corso Lazio” negli anni ’80).
In riferimento agli interventi finanziati per il Quartiere Scalo, con delibera di giunta è stato quindi approvato il progetto definitivo dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza dell’area Stazione, con previsione di pedonalizzazione dell’intera superficie antistante l’edificio viaggiatori mediante l’eliminazione della viabilità di transito che attualmente separa lo stesso dalla piazza, e la rivisitazione dell’intero sistema di viabilità dell’area.
Lo scorso 28 giugno 2019, alla Villa comunale, è stato poi firmato il protocollo d’intesa alla presenza del sindaco, Nicola Ottaviani, dell’amministratore di Ferrovie, Gianfranco Battisti, e del Direttore Stazioni di RFI, Sara Venturoni, inerente all’iniziativa di riqualificazione dell’intero ambito urbano in cui la stazione si inserisce. Ed è anche grazie a quell’investimento complessivo di circa 30 milioni di euro per il nuovo assetto della stazione e del quartiere, che le Ferrovie dello Stato hanno deciso di utilizzare la nuova rivisitazione urbanistica dello Scalo e della stazione, per far fermare i treni superveloci nel capoluogo, con il Frecciarossa che ha inaugurato il nuovo corso del trasporto il 14 giugno.