Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Frosinone, nell’ambito dei servizi di controllo volti al contrasto delle condotte fraudolente e delle pratiche commerciali sleali connesse all’emergenza epidemiologica COVID-19, hanno individuato e sequestrato oltre 37.000 mascherine chirurgiche, identificate come dispositivi medici ma prive dell’idonea certificazione tecnica, denunciando 3 imprenditori per i reati di frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci.
In particolare, i finanzieri della Tenenza di Fiuggi, a seguito di un controllo svolto presso un’attività commerciale sita nella città termale, e grazie a successive investigazioni, hanno accertato che erano state poste in vendita delle mascherine chirurgiche aventi la marcatura “CE” impropriamente apposta, nonché prive di idonea documentazione atta a certificare il prodotto come dispositivo medico e senza che fosse stato fatto preventivamente interessato l’Istituto Superiore di Sanità così come previsto dall’art. 15 del D.L. 18/2020.
Per tale motivo sono state deferite alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone 3 persone – A.L. (49 anni) di Napoli, C.S. (55 anni) di Melito di Napoli (Na) e I.L. (57 anni) di Colleferro (Rm) – per le ipotesi di reato previste e punite dagli artt. 515 e 517 del codice penale nonché richiesto all’Autorità Giudiziaria l’emissione di un decreto di perquisizione locale e sequestro. La Procura del capoluogo, accogliendo pienamente le ipotesi investigative formulate dalle Fiamme Gialle di Fiuggi, ha quindi emesso un apposito decreto di perquisizione e sequestro nei confronti di due società aventi sede nei comuni di Napoli e Fiuggi (Fr), nonché presso il deposito sito nel comune di Maddaloni (Ce). Al termine dell’attività di servizio venivano sottoposte a sequestro penale n. 37.151 mascherine chirurgiche e n. 1.798 etichette.