“Domani, venerdì 17 luglio, il Servizio Trasfusionale della ASL di Frosinone eseguirà la raccolta del plasma da un donatore guarito dal Covid 19; il Centro Trasfusionale della ASL è stato autorizzato alla raccolta e alla conservazione del plasma iperimmune dalla Regione Lazio e dal Centro Regionale Sangue con l’approvazione del Comitato Etico Lazio 2″.
Un evento straordinario, il primo in Ciociaria, che è stato annunciato poco fa dall’Azienda Sanitaria con una nota nella quale afferma ancora: “Grazie alla generosità dell’ex paziente, nel caso in cui ci fosse una nuova ondata epidemica, che tutti ci auguriamo non si verificherà, il suo plasma, ricco di anticorpi contro il Coronavirus, potrà essere utilizzato per curare la malattia nei pazienti che ne potrebbero essere colpiti affinchè altri concittadini in futuro non debbano affrontare forme gravi della malattia, e subire lo stress e la preoccupazione, anche dei familiari, per la necessità di un ricovero in terapia intensiva.
Più plasma abbiamo e più pazienti riusciamo a curare… questo è l’obiettivo della raccolta! Molti altri donatori guariti dal Coronavirus si stanno facendo avanti per effettuare la selezione e le analisi necessarie per poter procedere alla raccolta del plasma. Possono donare il plasma ricco di anticorpi specifici del COVID tutti coloro che sono guariti dalla malattia, e anche i soggetti che magari hanno contratto il Covid in forma asintomatica e sono risultati positivi ai test sierologici. Come per la donazione di emocomponenti, possono donare tutti coloro che attualmente sono in buona salute, tra i 18 e i 65 anni, tranne le donne che hanno avuto gravidanze; comunque è previsto sempre un colloquio con un medico e la compilazione di un questionario per valutare l’idoneità dei possibili donatori, in analogia a quanto accade per le donazioni di sangue.
Per la sicurezza del donatore tutto il materiale utilizzato è sterile e monouso e la procedura, che dura circa 30 min, viene effettuata dal medico e dagli infermieri specializzati del Centro Trasfusionale. Il plasma raccolto viene congelato e su tutte le unità vengono eseguiti gli esami di legge per la sicurezza del futuro ricevente: gruppo sanguigno, emocromo, glicemia, sideremia, colesterolemia, trigliceridi, etc..; e gli esami sierologici per escludere che il donatore possa essere portatore di infezioni (HIV, Epatite B, Epatite C e Sifilide), senza nessun onere e ticket per il donatore.
Il plasma iperimmune viene conservato presso il Laboratorio del Servizio Trasfusionale di Frosinone, accreditato dalla Regione Lazio, in apposito congelatore a -80°C, a disposizione di tutti coloro che potrebbero averne bisogno. La possibilità di raccogliere, conservare, e, nel caso servisse, utilizzare il plasma iperimmune è in linea con la qualità dell’assistenza erogata a tutti i cittadini della Provincia presso la nostra ASL, che dall’inizio dell’epidemia non ha fatto mancare a tutti i pazienti colpiti dalla malattia percorsi diagnostici e cure all’avanguardia, comprese quelle sperimentali, praticate negli altri Centri della Regione e del mondo, oltre che l’assistenza necessaria.