Furbetti del Reddito di Cittadinanza, continuano le polemiche riguardo a chi percepisce indebitamente l’indennizzo: è la volta di 3 anziani.
Il Reddito di Cittadinanza è nel mirino di Governo e oppositori, la misura – coniata dal Movimento Cinque Stelle – da settembre verrà soppiantata da quello che viene definito il nuovo Assegno d’Inclusione. Le polemiche, in tal senso, non si placano: il terreno di scontro non è solo tra favorevoli e contrari, ma anche fra coloro – 260.000 famiglie – che rischiano di rimanere fuori dalla possibilità di percepire l’indennizzo. Una volontà, quella del Governo, di capire come non lasciare indietro nessuno.
La diatriba tra occupabili e non occupabili prosegue con relative differenze. Intanto la differenza la fanno anche coloro che il Reddito – in attesa di settembre e delle nuove specifiche – continuano a percepirlo. È successo a Formia, nel Lazio, l’ennesimo caso di furbetti stangato dalle Autorità. Nello specifico la Sezione Operativa dei Carabinieri di Formia ha stanato 3 persone che percepivano indebitamente l’indennizzo. Le modalità sono state chiare sin da subito.
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Furbetti del Reddito di Cittadinanza, nuovo caso di appropriazione indebita a Formia
I “furbetti” di 89, 82 e 92 anni ricevevano la quota stabilita poiché omettevano di comunicare alla Previdenza Sociale informazioni inerenti alla sottoposizione a misure cautelari proprie o di familiari conviventi. Il denaro, quindi, veniva percepito indebitamente: la somma incassata complessivamente è pari a circa 52.000 euro.
Una pratica che va avanti dal 2019. Il misfatto è stato definitivamente chiarito: il Reddito di Cittadinanza ha risollevato migliaia di famiglie, ma ha anche dato adito a queste tendenze illecite. Motivo per cui la soppressione del provvedimento è ancora oggi molto dibattuta non solo sul piano politico.