Si è svolta oggi la Conferenza dei Servizi sullo sversamento di cherosene, alla presenza di Comune di Fiumicino, Arpa Lazio, Asl Rm D, Consorzio di Bonifica, Capitaneria di Porto e Eni,ma non si è conclusa: è stata aggiornata a martedì prossimo, 17 febbraio, alle ore 16, al fine di analizzare e prendere visione nel dettaglio le proposte di prescrizione al piano di caratterizzazione di Eni fatte dall’Arpa Lazio, dalla Città metropolitana di Roma Capitale, dal Comune di Fiumicino, dalla Capitaneria di Porto e dalla Asl Rm D, oltre che le proposte scaturite dalla Conferenza di oggi, che è stata registrata e verbalizzata.
La discussione e le valutazioni si sono soffermate non solo sulle aree dove si è verificata la fuoriuscita di cherosene, ma sul sistema dei corsi d’acqua investiti dallo sversamento, fino ad arrivare alla foce. “È la prima volta nella storia del Comune di Fiumicino che l’Amministrazione chiama a rispondere l’Eni o qualche grande azienda per dare conto di quello che è successo – ha dichiarato il sindaco Esterino Montino – Lo faremo dopo aver appurato che non solo i terreni e i corsi d’acqua, ma anche le falde acquifere profonde non siano state intaccate dalla presenza di idrocarburi. Un lavoro che porteremo avanti con grande rigore, senso di responsabilità e senza confusione di ruoli, consapevoli che la discussione e il confronto saranno ancora complessi, visto che l’obiettivo da raggiungere è quello della bonifica dell’intero bacino interessato”.
Sull’argomento si è espresso anche l’assessore all’ambiente del Comune di Fiumicino Roberto Cini. “A proposito di dialogo, trasparenza e partecipazione c’è una grossa differenza tra quanto accadeva con la vecchia Amministrazione e quanto succede oggi. Una differenza sostanziale che, evidentemente, sfugge sia a Gonnelli che a De Vecchis. Gli sversamenti e le fuoriuscite di cherosene oggi si conoscono, sull’argomento si sono svolti Consigli comunali, incontri con i sindaci del litorale, scambi di vedute con associazioni e comitati, ci sono state delle ordinanze e degli atti pubblici, si sono svolte numerose Commissioni ambiente. A testimonianza che si agisce in modo diverso: le fuoriuscite di carburante oggi sono note, non sono state nascoste per anni come in passato. Siamo anche convinti però che, al momento della decisione, anche la forma sia sostanza. Soprattutto quando gli interlocutori sono enti come l’Eni che potrebbero impugnare la legittimità della Conferenza di Servizio. Vogliamo fare sul serio e arrivare a un risultato. Dopo i tanti momenti di confronto e discussione non possiamo prestare il fianco a pretesti o a interessi che non siano esclusivamente quelli del Comune e dei suoi cittadini anche a rischio di decisioni impopolari di cui ci assumiamo la responsabilità. Se invece vogliamo che nessuno paghi per il disastro ambientale subito, inventiamoci procedure inesistenti”.