Chi la dura la vince. Ce l’ha fatta, l’imprenditore flumense che aveva da tempo ingaggiato la sua personale battaglia contro il tossicodipendente armato di coltello – autore di svariate aggressioni e rapine all’interno di bar e stabilimenti sul lungomare – a ottenerne infine l’allontanamento in altra regione. Ora il plurievaso è ospite di una comunità in Abruzzo, grazie anche alla collaborazione di un Dirigente della Pubblica Sicurezza che ha preso a cuore la vicenda.
E finalmente, penseranno i lettori, Fiumicino potrà tirare ora un sospiro di sollievo. Non è così. Dalla stessa fonte apprendiamo che ieri l’altro, verso le 22:30 una banda di malviventi ha tentato di fracassare la porta di un noto caffè di Isola Sacra a scopo di rapina. Ma il tentativo di furto con scasso è fallito grazie all’allarme che li ha messi in fuga.
“Pare si tratti di una gang di ventenni costituita da per lo più da nord-africani che vengono dalla zona di Fiumara”, dichiara il proprietario del locale.
E proprio in quell’area le forze dell’ordine hanno compiuto un’importante retata qualche giorno fa. Ma sembra che il capo-banda, un polacco pregiudicato, sia ancora in fuga.
Cercano soprattutto soldi, presumibilmente per pagarsi la droga. E super alcolici.
Un fenomeno davvero allarmante e relativamente nuovo – le incursioni dei clan arabi – che insieme a quello delle baby-gang avvicina sempre più la realtà di una cittadina di poco più di ottantamila abitanti, alle periferie delle metropoli europee come Londra e Berlino.
Cionostante, l’imprenditore coraggioso non perde la sua fiducia nelle forze dell’ordine: “Stanno facendo un ottimo lavoro su tutto il territorio – dichiara – Molti criminali sono già stati assicurati alla giustizia. Ed è auspicabile, data la situazione, che nei prossimi giorni scattino altri arresti. Vorremo tutti lavorare e vivere tranquilli!”
Rosanna Sabella