Home » News Fiumicino » Fiumicino. Questo non è un paese per diversamente abili: la testimonianza di chi vive in carrozzina, tra gimcane e ‘razzismo’ (VIDEO)

Fiumicino. Questo non è un paese per diversamente abili: la testimonianza di chi vive in carrozzina, tra gimcane e ‘razzismo’ (VIDEO)

Pubblicato il

Un percorso a ostacoli, una gimcana o uno slalom. No, non stiamo parlando di sport, ma di quello che è il normale percorso di una persona diversamente abile, costretta su una sedia a rotelle, residente nel Comune di Fiumicino. Non appena si esce di casa iniziano le difficoltà, come ben spiega il dott. Giuseppe D’Auria, che siamo andati a intervistare a Isola Sacra, dove vive dopo essere andato via da Roma.

“Ho lasciato la Capitale per cercare un posto dove stare più a misura d’uomo – racconta – pensando di trovarlo qui a Fiumicino, invece mi sto ricredendo. Purtroppo c’è una sorta di ‘discriminazione’ nei confronti dei disabili in carrozzina che si evince da molte cose, a partire dal pessimo stato delle strade e dall’inaccessibilità dei marciapiedi a effetto ‘montagne russe’ a causa dei numerosi saliscendi dovuti ai passo carrabile. Per non parlare delle strade in cui i marciapiedi sono completamente assenti o talmente stretti da non consentire il passaggio con la carrozzina. Ma non posso camminare in strada, perché rischio la multa, dal momento che la carrozzina non è omologata per farlo. E più di una volta ho dovuto discutere con i vigili per non farmi multare perché stavo in strada: ma il marciapiede era inagibile! Trovo poi assurdo che, malgrado mi sia rivolto a tutte le agenzie immobiliari della zona, da 7 mesi non riesca a trovare una casa in affitto e ancora sia costretto a vivere in un bed and breakfast, a costi ovviamente altissimi rispetto a un appartamento: forse temono che un disabile non possa garantire il pagamento puntuale della locazione?”

Giuseppe è amareggiato su diversi fronti. La scorsa estate ha passato alcuni giorni di vacanza in due diversi hotel di Fiumicino e in nessuno dei due c’era il bagno per disabili. “Ho fatto presente la cosa al Comune, perché l’adeguamento è un diritto del disabile, ma va fatto rispettare dalle autorità preposte, ma nessuno ha fatto nulla. Sono quindi andato in Questura a fare un esposto, ma ad oggi so che la situazione è rimasta la stessa”.

I problemi che ogni giorno le persone con disabilità motoria affrontano sono tanti: nella video intervista il dott. D’Auria illustra le difficoltà che vive ogni giorno. “Mi appello al sindaco e alle istituzioni – conclude – affinché facciano qualcosa. Noi diversamente abili esistiamo: per capire quali siano i nostri problemi sarebbe utile far provare a tutti per un’ora la carrozzina, forse così ci si renderebbe conto davvero che le soluzioni dovrebbero essere altre”.

Impostazioni privacy