“Sul lavoro e sul diritto allo studio prego chiunque di non cercare titoli di giornale. Ogni ente sta pagando a caro prezzo il ritardo accumulato negli anni da una mancata programmazione dell’edilizia scolastica che sarebbe dovuta andare di pari passo con l’evoluzione territoriale dei piani regolatori”, dichiara in una nota il Presidente del Consiglio Comunale di Fiumicino Michela Califano.
“Ci mancano aule – prosegue quindi la Califano – e non solo da un paio d’anni ma da tanto tempo. Per quanto riguarda la questione di Scienze umane questa mattina ho parlato con la preside dell’Anco Marzio, che è una dirigente nuova rispetto a due anni fa, e ho relazionato alla stessa che il Comune di Fiumicino si era adoperato tramite la Città Metropolitana di Roma Capitale ad avere l’autorizzazione per aprire l’indirizzo di Scienze umane sul nostro territorio. Questa procedura fu fatta per un liceo territoriale che ci diede la sua disponibilità ma purtroppo la Regione concesse l’istituzione del nuovo indirizzo ad altri territori limitrofi e non al nostro. Mi sono resa disponibile con l’istituto di Ostia ad avviare nuovamente la procedura qualora loro, a differenza di due anni fa, lo volessero. Procedura che esula però da ogni competenza comunale perché tale competenza è invece attribuita alla scuola che deve concedere la propria disponibilità, alla Città Metropolitana che deve in qualche modo sopperire la mancanza di aule con la supervisione della Regione Lazio. In tutta onestà dobbiamo anche dire che la Città Metropolitana di Roma Capitale, oggi ente di secondo livello dopo la riforma Delrio, ha dei seri problemi di bilancio, e pertanto difficoltà a far fronte alle innumerevoli richieste di ampliamenti di plessi scolastici. Ringrazio la preside dell’Anco Marzio per la disponibilità dimostrata e ci mettiamo a disposizione ognuno per le proprie competenze non dimenticando però quanto finora fatto e le difficoltà oggettive incontrate”.
La vicenda: studenti di Fiumicino si vedono rifiutare l’iscrizione al Liceo “Anco Marzio”
I FATTI – Tutto è nato dalle proteste e dalle segnalazioni nei giorni scorsi a seguito del rifiuto del Liceo Anco Marzio di accogliere le iscrizioni degli studenti di Fiumicino. Gianluca Zanella, per Fiumicino-online.it, ha incontrato il dott. Francesco Commodo, Delegato alla Scuola del Comune di Fiumicino, e nel suo articolo spiega, attraverso un’intervista, la causa del corto-circuito accaduto nel mondo della scuola.
In estrema sintesi la questione risiederebbe nella disparità che si è venuta a creare tra domanda (gli studenti) e offerta (le scuole a disposizione): la popolazione è cresciuta molto ma a questo, leggiamo ancora, non è seguito un altrettanto aumento degli edifici scolastici.
“Non è che il liceo Anco Marzio sia felice di respingere le iscrizioni da Fiumicino. È un problema effettivo e di difficile soluzione. La scuola in sé non ha colpe”, le parole di Commodo che rispecchiano il quadro che vede la Regione responsabile della manutenzione e della costruzione di nuovi istituti. “Il problema è tecnico: Ostia, come anche Fiumicino, ha strutture scolastiche decisamente inadeguate rispetto all’incremento della popolazione. Ogni consiglio d’istituto fa dei regolamenti e il regolamento di ogni scuola è quello di dare la precedenza agli studenti del proprio comune. Anche se Fiumicino è geograficamente vicina a Ostia, il comune è diverso. Di conseguenza, il regolamento dell’Anco Marzio, come quello di ogni altra scuola, prevede prima l’inserimento dei residenti in quel comune e poi gli altri”, ha concluso quindi Commodo.