È stato pubblicato sul sito dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere l’avviso relativo al decreto n. 42/2015, Piano di bacino del fiume Tevere – ridefinizione delle aree allagabili nella zona fociale del fiume Tevere, corsi d’acqua secondari e rete canali di bonifica nel territorio di Roma Capitale e Comune di Fiumicino. Si tratta della proposta di un nuovo vincolo sul nostro territorio legato a rischio alluvione. Come evidenziato dalla tavola allegata al decreto http://www.abtevere.it/sites/default/files/datisito/ammin_trasparente/DS_aggiornamento_piani/DS_42_2015/Tav_PB88.pdf, buona parte del quadrante ovest, compresa l’area dove insiste attualmente l’aeroporto, avrà vincolo R4, una sigla che comporta un altissimo rischio idraulico. Come assessore alle Politiche del Territorio, però, sollevo forti dubbi sulla liceità di questo atto. Perplessità e dubbi già espressi e condivisi con i massimi vertici regionali competenti su questa materia in riunione formale presso la sede di via Cristoforo Colombo a Roma. Perché se questa Amministrazione si pone a difesa delle scelte rispettose del nostro territorio, non può comunque sottoscrivere decisioni scaturite dopo una prima mappatura delle zone a rischio idraulico esclusivamente per il X Municipio di Roma Capitale (Ostia). Una mappatura durata 4 anni solo per quanto riguarda il perimetro di Roma Capitale e mai fatta nel Comune di Fiumicino; applicata per analogia e senza alcun approfondimento sul nostro territorio, come sottolineato nello stesso decreto segretariale dell’AB Tevere. Basta infatti dare un rapido e superficiale sguardo a questa ridefinizione delle aree allagabili nella zona fociale del fiume Tevere per scoprire errori macroscopici e sviste lampanti. Per questo motivo entro il 29 settembre il Comune di Fiumicino presenterà le dovute osservazioni e invito anche cittadini e associazioni interessate a fare altrettanto, così come previsto dal decreto n. 42/2015. Chiederemo correzioni dovute, altrimenti tale atto non potrà che essere oggetto di ricorso da parte di questa Amministrazione sia sotto il profilo giuridico che amministrativo. Siamo per la difesa di Fiumicino, per il rispetto dei vincoli idrologici, lì dove motivati, necessari e scaturiti da uno studio accurato. Ma non possiamo accettare che illogiche e superficiali decisioni, scaturite da un frettoloso copia e incolla calato dall’alto, pregiudichino e compromettano lo sviluppo ecocompatibile della Città”.