“Il Tevere non è la discarica della Raggi né di Zingaretti ma un fiume che lungo il suo percorso attraversa decine di comuni, oltre che la Capitale, e non si può affermare, come hanno fatto i consiglieri Leghisti Poggio e D’Intino, che il Comune di Fiumicino sia distratto su questo argomento. Se lo stato del fiume Tevere è quello che conosciamo, ciò è dovuto ad un malcostume diffuso e radicato”. Lo afferma David Di Bianco, delegato del Sindaco Montino alla Progettualità su e per il fiume Tevere, che ricorda che ai tavoli del Contratto di Fiume Tevere si riuniscono per la prima volta tutti gli enti competenti e numerose associazioni di volontari, per pianificare e programmare delle azioni condivise volte a migliorare la qualità delle acque e delle sponde del Tevere.
“Nel frattempo – prosegue – non siamo stati fermi. Voglio ricordare ai consiglieri leghisti che grazie alla collaborazione tra il Comune di Fiumicino e la Regione Lazio è iniziata la rimozione dei relitti affondati sulla fossa traianea, dopo il censimento fatto insieme agli operatori della nautica. Inoltre è stato avviato il progetto della raccolta dei rifiuti galleggianti, nato come sperimentale e successivamente diventato strutturale grazie ai finanziamenti regionali. Le reti poste all’altezza di Capo due Rami, impediscono il riversamento in mare a tonnellate di rifiuti plastici. Ricordo pure gli interventi di manutenzione dei fondali del porto canale, da cui sono emerse tonnellate di rifiuti, realizzati dall’Autorità Portuale di concerto con il Comune, la capitaneria di Porto e le associazioni dei portuali e dei diportisti”.
“C’è anche un altro tema che non va dimenticato – aggiunge il capogruppo del Partito Democratico Stefano Calcaterra –: i finanziamenti regionali di 200 mila euro all’anno per la pulizia delle scogliere. Di questo ringraziamo in particolare la consigliera regionale Michela Califano, che si è tanto battuta per ottenerli. A questo aggiungiamo la realizzazione della pista ciclabile lungo la riva destra, che dalla via Portuense costeggia il Tevere in un paesaggio straordinario. Respingiamo fermamente le critiche dei consiglieri leghisti perché la nostra amministrazione è attiva con iniziative di programmazione ad alto livello, ma anche con fatti concreti che denotano l’attenzione al tema del Tevere e dell’ambiente costiero e alle esigenze delle categorie produttive del territorio”.
“Ovviamente c’è ancora molta strada da fare – conclude Di Bianco – per la soluzione dei numerosi problemi del Tevere, ma l’inversione di tendenza rispetto all’incuria del passato ormai è tangibile e dobbiamo impegnarci tutti con contributi e proposte, invece di sterili polemiche”.