È dovuta intervenire l’Autorità Giudiziaria per porre fine alle violenze subite da una mamma settantenne da parte del figlio con cui conviveva. La donna, stanca di anni di insulti, schiaffi, pugni e richieste di denaro, si era rivolta alla Polizia di Stato. Gli investigatori del commissariato di Fiumicino, diretto da Catello Somma, dopo aver informato la Procura di Civitavecchia, seguendo le direttiva della stessa, hanno nascosto delle videocamere nell’appartamento che la donna divideva con il figlio.
Anni di insulti, violenze e vessazioni
Impietoso l’esito di questo accertamento: i poliziotti hanno registrato in pochissimo tempo vari episodi di violenza e le vessazioni continue cui la donna era sottoposta. È stato inoltre accertato che da circa 3 anni la vittima era, di fatto, costretta ad andare in un grande centro commerciale di zona a chiedere l’elemosina davanti ad alcuni negozi. Il Tribunale ha emesso un’ordinanza con la quale si impone al ragazzo di lasciare immediatamente l’abitazione familiare, di non avvicinarvisi per alcun motivo ed inoltre gli è stato espressamente comunicato che, in caso di trasgressione, si procederà con l’emissione di una misura più pesante, ovvero la custodia cautelare in carcere. Sono stati gli stessi poliziotti di Fiumicino ad eseguire quanto disposto dall’Autorità Giudiziaria.