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Torvaianica si scrive con la i o con la j?

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Torvaianica

Torvaianica, località di mare tra le più gettonate tra i romani, con un passato oltremodo illustre sul fronte del turismo VIP grazie agli anni d’oro con Ugo Tognazzi, e un lungomare che specie d’estate richiama ancora oggi tantissimi turisti. 

Ma se in pochi hanno dubbi su dove si trovi, altra questione è capire come realmente si scriva, considerando che il dibattito va avanti da anni. Torvaianica? Torvajanica? O la forma scomposta Tor Vaianica? Potrà sembrare un problema di poco conto eppure chi ci vive tiene molto all’aspetto identitario di questa fascia costiera del Comune di Pomezia. Tanto che quando qualche anno fa il cartello con l’indicazione “Torvajanica” sparì dal lungomare (scritto in quel caso con la “j”) si levò un’alzata di scudi per ripristinarlo. Ma al di là di questo vediamo se e come si può porre fine alla diatriba su come si possa scrivere il nome di questa località in Provincia di Roma. 

Tre modi diversi per la stessa località: il caso Torvaianica

La vicenda arrivò qualche anno fa anche sui media nazionali attraverso la trasmissione satirica Striscia la Notizia, il popolare programma in onda su Canale 5. Ebbene, in quella occasione – era il 2017 – Cristiano Militello si “interrogò” proprio sulle diverse versioni utilizzate per indicare la zona, che come detto è una frazione del Comune di Pomezia, nella cartellonistica stradale. Ben tre e una differente dall’altra: Tor Vaianica, Torvajanica e Torvaianica

Ma qual è dunque la versione corretta? Per saperlo la risposta non può che essere rintracciata nella storia di questo bellissimo territorio che non molto tempo fa era conosciuta come la Hollywood del litorale romano. E’ infatti nelle sue origini che risiede la corretta stesura del nome, sebbene poi, come visto, i vari Enti abbiano poi scelto forme differenti in epoca recente all’interno della segnaletica stradale. 

Torvaianica con la “J”: la storia della Torre del Vajanico

Ecco allora che…C’era una volta la Torre del Vajanico. Potremmo dunque chiudere così la faccenda perché, alla resa dei conti, è proprio dal nome di questa torre che deriva quello omonimo del territorio. Ma cos’era questa torre e perché soprattutto oggi non c’è più? Che fine ha fatto? I nostri lettori ricorderanno, a questo proposito, il bellissimo approfondimento storico realizzato con l’allora Presidente dell’Associazione Latium Vetus Giacomo Castro che, in uno speciale, ci aveva raccontato tutta la storia di questa struttura. 

Alta ben 16 metri, la Torre del Vajanico svolgeva un importante ruolo di vedetta e osservazione. In particolare nel 1500 la torre venne riammodernata e ricostruita quasi per intero per rispondere alle esigenze di sicurezza dovute alle scorribande dei pirati nella zona. C’è da dire che, nonostante i propositi di chi l’aveva in gestione, non sempre la struttura riuscì ad assolvere alla sua mansione, come dimostrano vari rapporti ufficiali arrivati fino ai giorni nostri. 

Torvajanica
La Torre del Vajanico, scatto d’epoca – ilcorrieredellacitta.com

Che fine ha fatto la torre

Resta quindi da rispondere all’ultima domanda: perché oggi la torre non c’è più? E’ presto detto. Purtroppo Tor Vajanico venne fatta saltare in aria dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale per non dare riferimenti agli alleati che stavano preparando lo sbarco (quello che poi sarebbe avvenuto il 23 gennaio 1944 presso Anzio). In realtà è opportuno sottolineare la torre non scomparve del tutto considerando parte del basamento rimase conservato per molti anni dopo la fine della guerra; negli anni 50′ tuttavia, dove il concetto di salvaguardia del territorio non era ancora diffuso, ciò che restava della torre fu definitivamente demolito.

“I” o “J”, quale nome è corretto?

Concludendo il nostro percorso è chiaro dunque che la dicitura corretta sia quella con la lettera “J” sebbene nel corso del tempo anche la versione più ‘italianizzata’ se vogliamo con la semplice “i” abbia preso piede. Nonostante questo il Comune di Pomezia, negli ultimi anni, ha voluto ribadire la denominazione Torvajanica anche all’interno del sito turistico cittadino, un modo come un altro per non far perdere le tracce di una storia che, viceversa, andrebbe perduta. Insomma, una banale lettera che però vale secoli di storia…

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