Oggi, 24 gennaio 2019, presso il Cinema Moderno The Space di Piazza della Repubblica a Roma, si è svolta l’anteprima nazionale del film Il Primo Re.
Il Primo Re, regia di Matteo Rovere (classe ’82), racconta la leggenda di Romolo e Remo. La storia, ambientata nel 753 a.C, seppur lontanissima nel tempo, ha qualcosa di molto vicino a noi. E’ una materia solo apparentemente semplice, lineare, ma che racchiude in realtà un’enorme quantità di simbolo e significati. Questi si fondono con l’origine della nostra civiltà con qualcosa di intimo e insieme complesso, ineffabile forse, ma che sicuramente guarda dentro tutti noi.
“Il film, distribuito da 01 Distribution in collaborazione con Rai Cinema, nasce dalla volontà di cercare una storia che avesse un sedimento nella nostra cultura ma che allo stesso tempo fornisse l’occasione per fare un racconto fortemente cinematografico ricco di chiavi di lettura ed elementi spettacolari”, così spiega Matteo Rovere, giovane regista vincitore del premio Kodak. Il film, si concentra sul rapporto fra l’uomo e la natura ma soprattutto sulla natura stessa che contiene in sè il mistero di Dio. Gli sceneggiatori, infatti, si sono concentrati su un rimosso della contemporaneità che è nell’Occidente: il rapporto con Dio e il silenzio di Dio.
Il film è stato presentato nella lingua proto-italica, questo perchè, secondo il regista e gli sceneggiatori, risulta essere molto vicina allo scopo del film. Una lingua ruvida, aguzza che si ripercuote su tutto lo sceneggiato ma che allo stesso tempo dona carattere al film stesso. Il proto-latino, infatti, raccontano gli attori protagonisti, seppur all’apparenza lingua impossibile da apprendere, è riuscita a catturare la loro attenzione, in quanto perno della leggenda.
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti de “Il Primo Re”:
Alessandro Borghi, in veste di Remo spiega:
Alessio Lapice, in veste di Romolo dichiara:
Gli attori raccontano di essersi trovati a stretto contatto con la natura durante le riprese del film. Spiegano di aver riscoperto un legame diretto con la terra. “La prima volta che ho visto il film terminato ho avuto come la sensazione che mi fosse stato restituito qualcosa”, spiega Borghi; “Abbiamo incontrato la fatica, il freddo, la pioggia ma non considero niente di tutto ciò uno sforzo perchè sono l’accettazione di quello che è questo mestiere, di quello che amo fare”, continua.
Alla conferenza stampa hanno preso parte il regista Matteo Rovere e gli attori: Alessandro Borghi, Alessio Lapice e Tania Garriba (nel film Satnei). Presenti anche gli sceneggiatori Filippo Gravino e Francesca Manieri.