Ha rappresentato per secoli una delle potenze più importanti del mondo. Simbolo di forza, civiltà e cultura, poi è crollato: ma quali sono davvero le cause principali della caduta dell’Impero Romano? Parlano gli storici.
Viaggio nel tempo: alla scoperta dell’Impero più famoso della storia
La nascita dell’Impero Romano risale secondo gli storici al 27 a.C con la nomina ad imperatore di Augusto, coadiuvato nell’esercizio del suo potere dal Senatus. Due le distinzioni da fare quando si parla della antica potenza imperiale romana: Alto e Basso Impero.
L’Alto Impero inizia nel 27 a.C e termina nel 305 d.C. È questa la fase storica che ha visto succedersi al potere prima tutti gli imperatori più importanti di Roma: Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone, poi alcune delle famiglie più importanti del tempo come la gens Flavia, gli Antonini e i Severi.
Tra il 236 e il 300 d.C, l’Impero inizia ad essere attaccato da popoli invasori come i barbari. Poiché il potere imperiale diventava sempre più debole, furono i soldati a prendere il controllo: inizia la fase di anarchia militare. Siamo nell’anno 235 d.C.
Dopo 50 anni di anarchia, nel 284 d.C diviene imperatore Diocleziano che istituisce la Tetrarchia, un sistema di governo che prevede il potere ripartito tra due Cesari e due Augusti. Questo sistema si rivela fallimentare e nel 305 d.C Diocleziano abdica.
Inizia la seconda fase dell’Impero con la salita al potere nel 312 d.C di Costantino che diventa imperatore d’Occidente. Fu Teodosio, che succedette a Costantino, a dividere l’Impero in due fazioni, occidentale e orientale, assegnando il potere ai suoi figli, Arcadio e Onorio. Nel 476 d.C si verifica però un evento inatteso: la caduta dell’impero romano d’Occidente. Ma quali sono le vere ragioni che hanno portato al suo crollo?
Le principali cause della caduta dell’Impero Romano
L’Impero Romano d’Occidente che ha visto la nascita di imperatori che hanno scritto la storia di una delle potenze più forti e importanti del mondo, crolla dopo secoli di lustri e onori nel 476 d.C.
Oggi, grazie ad alcuni studi, abbiamo una risposta ad interrogativi che da sempre tutti ci poniamo quando si parla di Antica Roma: perché i romani mangiavano sdraiati? Dove andavano in vacanza? Ma quasi nessuno conosce invece le vere ragioni del crollo di uno degli imperi più famosi della storia.
Uno storico proveniente dalla Germania, ha individuato più di 200 motivazioni plausibili, alcune morali, alcune etiche, altre ancora militari. Si è creduto per secoli che la fine dell’Impero sia dipesa dai debiti dello Stato che sperperava il denaro per finanziare guerre e battaglie. Ma le ragioni principali sono altre, due per la precisione.
La prima. Il sistema politico dell’Impero Romano d’Occidente era ingestibile e confusionario: imperatori che spesso si succedevano senza ordine dinastico e militari pronti a salire al potere alla prima difficoltà dell’autorità regale.
La seconda. Intorno al III secolo, la capitale dell’Impero inizia a indebolirsi sempre di più mentre le province a crescere, unirsi e a diventare più forti e autonome. Gli eserciti diventano più potenti dell’imperatore, proponendo i propri duces come rappresentanti del potere con conseguente indebolimento della forza imperiale.
Quando finalmente l’Impero sembra riprendere tra le mani il controllo, Teodosio lo divide in due, Oriente e Occidente, indebolendolo definitivamente. I popoli invasori ( Burgundi, Vadali e Goti) diedero il colpo di grazia a ciò che rimaneva di un Impero che già da anni era in declino.