Domani, primo maggio, si chiuderanno i battenti della Fiera di Campoverde.
Anche quest’anno, la manifestazione si è confermata un fiore all’occhiello di Aprilia e attrattive dell’intero Agro Pontino.
Fiori, attrezzi agricoli, bestiame, ma anche leccornie da tutta Italia, ristorazione, rodei equestri, incastonata nella pianura pontina rigogliosa di verde e lavoro, questo è quanto la Fiera Campionaria offre al suo pubblico, che ogni giorno dal 25 aprile ha gremito gli stand espositivi.
Tra le note presenze cittadine, l’associazione The Factory che dal 26 maggio sarà presso la tenuta Calissoni Bulgari in Via della Riserva Nuova di Aprilia.
C’è da sapere che la Fiera è stata realizzata 33 anni fa:
dall’imprenditore Ruggero Brandetti con un gruppo di uomini, che, un giorno si trovavano a discutere su come lanciare l’economia di quell’immensa area pontina dedita alla sopratutto alla vite, al kiwi.
Erano in cinque, che si riunirono in un capannone di ricovero di mezzi agricoli imponenti: Benito Tomamasini, Pietro Scardala, Giuseppe Brignone, Mario Lavezza, Gianni Cosmi e, naturalmente Ruggero Brandetti, e idearono la Mostra Agricola di Campoverde.
Creando un comitato, nominarono lo stesso Brandetti presidente, che aveva ben capito che questa era la soluzione per creare posti di lavoro, giro di gente e denaro, capacità imprenditoriali di sviluppo da metter sul campo, in un campo con vocazione assolutamente agricola.
Marina Cozzo