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PRESUNTA TRUFFA SUI RIFORNIMENTI DI CARBURANTE AI DANNI DELLA “AIMERI”, BLITZ DELLA FINANZA

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La Aimeri pagava 100 e riceveva 50. Parliamo di carburante, oggetto di una presunta truffa ai danni della società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti a Pomezia, proprio in questi giorni nuovamente nell’occhio del ciclone per le evidenti carenze gestionali. Dopo le strade nuovamente piene di spazzatura, i cassonetti stracolmi, i cittadini infuriati per la mancata raccolta porta a porta e il “provvedimento contingibile ed urgente per assicurare la tutela igienico-sanitaria ed il decoro urbano” emesso dal sindaco Enrico De Fusco ieri nei confronti dell’A.T.I. CNS-Aimeri, le due società vincitrici dell’appalto, oggi si è aggiunta anche la Guardia di Finanza, che per l’intera mattinata e gran parte del pomeriggio ha effettuato perquisizioni nella sede dell’Aimeri, una delle due ditte appaltatrici. Nel corso dell’operazione le Fiamme Gialle hanno preso le generalità ed i recapiti personali di tutti i dipendenti, che verranno ascoltati nelle prossime ore. Motivo del blitz una sospetta truffa legata all’erogazione del carburante per i mezzi destinatati alla raccolta degli RSU. Già da qualche giorno alcuni lavoratori lamentavano il fatto che il servizio non poteva essere svolto correttamente, perché era stata dimezzata la quantità giornaliera di carburante per ogni singolo mezzo, passando improvvisamente da 100 a 50 euro. Quantità spesso insufficiente a coprire il giro, tant’è che alcune zone restavano completamente scoperte, con i rifiuti che ormai avevano raggiunto livelli di guardia, provocando anche la presa di posizione del Primo Cittadino. Adesso gli inquirenti stanno cercando di venire a capo della vicenda, per capire quali sono gli autori della truffa ai danni della Aimeri. Secondo le prime indiscrezioni, la ditta avrebbe sempre pagato i 100 euro di carburante al giorno per ogni mezzo, ma nei serbatoi finivano solo 50 euro di nafta.  Il compito delle Fiamme Gialle, in accordo con il Procuratore di Velletri Carlo Morra, che ha ordinato le perquisizioni e che a breve dovrebbe inviare un perito per gli appositi controlli tecnici, è quello di scoprire come, dove e da quanto tempo andava avanti questo meccanismo.

Nel frattempo, la situazione degli stipendi dei dipendenti della Aimeri non si è ancora risolta. Nessun accredito è infatti arrivato nei loro conti, mentre una parte dei lavoratori della Formula Ambiente hanno ricevuto nei giorni scorsi gli emolumenti di settembre. “E’ una condizione insostenibile – hanno dichiarato alcuni dipendenti – abbiamo rate scadute, non sappiamo come fare la spesa. Io sindaco ci aveva assicurato che, se entro il 17 ottobre la ditta non avesse pagato gli stipendi, ci avrebbe pensato lui, attraverso l’Amministrazione comunale, a far anticipare gli importi dovuti, per poi rivalersi sulla ditta. Invece nulla di questo è accaduto: non abbiamo visto un solo centesimo, da nessuna parte”.

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