“I rappresentanti del “Comitato dei concorrenti ncc” hanno contattato i Dirigenti del Comune e della Provincia di Roma – spiegano Rossetti e Manzollino – i quali scaricano gli uni agli altri le responsabilità del mancato concorso. Di fatto esiste una situazione paradossale in quanto, in un momento di crisi così difficile in cui comunque esiste una richiesta urlata dei residenti di avere dei servizi pubblici alternativi (NCC e/o Taxi) , sembra un vero e proprio insulto a chi cerca un lavoro e chi cerca un servizio pubblico”.
“Qual è il problema? – si chiedono dal Comitato – Il Comune di Ardea si è attenuto alla legge regionale ( L.R. 26 ottobre 1993 N.58 e s.m.i.) che regolamenta il servizio, le modalità e il rilascio delle Autorizzazioni . Il risultato del logoritmo calcolato per il rilascio delle autorizzazioni di ncc è calcolato in base ai residenti (50 mila circa) in base alla vicinanza a Roma (per il calcolo dei pendolari) se vi sono stazioni, ospedali, porti aeroporti, scuole ecc ecc… Il tutto porta ad un calcolo di 28 autorizzazioni da rilasciare, alle quali va aggiunto un arrotondamento che le fa arrivare a 30 . Fino a qui tutto regolare, allora perché si è bloccato il concorso che avrebbe portato uno sviluppo economico e un’opportunità per chi deve andare alla stazione, a ritirare la pensione, fare una visita medica o tanto altro?”.
“Non può – concludono Rossetti e Manzollino – un Comune di quasi 50 mila residenti non avere un servizio pubblico non di linea ; è l’unico Comune d’Italia che non ha questo servizio…uno scandalo! Il “Comitato spontaneo ncc” rifiuta il rimborso delle somme versate per partecipare al concorso di ncc e chiede delle risposte pubbliche ai Dirigenti del Comune e della Provincia di Roma, auspicandosi che in un momento di crisi così grande, qualcuno si metta le mani sulla coscienza e decreti una data del concorso”.