Le scuole di Ardea sarebbero buone candidate per questo progetto?
Quanto spesso ci capita nei mesi estivi di notare gruppi di ragazzi che restano incollati per ore alle panchine della piazza o ai tavolini di un bar? Giovani spesso annoiati e senza stimoli, possibili prede di chi ne vuole fare strumenti del malaffare. Il progetto del Ministro Stefania Giannini si chiama “Scuola al centro” e prevede l’apertura delle scuole in alcune aree metropolitane d’Italia anche nei mesi estivi, per contrastare fenomeni di degrado e pericoli per i giovani che si riversano sulle strade. Prendendo come esempio l’Istituto scolastico di Ardea 2 a Tor San Lorenzo, mi sono chiesta se Ardea, notoriamente periferia-dormitorio, possa essere una buona candidata per questo progetto per il quale il governo ha stanziato 10 milioni di euro (Circa 15 mila per Istituto. La candidatura può essere effettuata sul sito www.zonearischio.it). Ho incontrato il Professor Giustiniano Matteucig, insegnante di matematica e scienze all’Istituto Comprensivo di Ardea II da sette anni. “L’iniziativa è lodevole. Ma non credo che possa funzionare per una scuola come questa. Abbiamo già notevoli problemi a tenere la scuola aperta nell’orario pomeridiano durante l’inverno per offrire ai ragazzi delle attività che possano coinvolgerli, figuriamoci durante l’estate quando le aule sono pressoché inaccessibili per via del caldo soffocante. ” Ha dichiarato Matteucig “Le tende a norma di legge devono essere ignifughe e per ora non sono ancora state installate per mancanza di fondi. Aprendo la scuola ai ragazzi d’estate, dobbiamo offrirgli una didattica alternativa a quella dietro i banchi, e certamente saranno necessarie delle strumentazioni nuove ed aggiuntive, però è il caso di comprarle senza un sistema di sicurezza che eviti nuove intrusioni nell’istituto? Quando, con grandi sacrifici, la scuola ha creato laboratori pomeridiani per i ragazzi durante l’anno, questi non sono mai stati assenti! Anzi, hanno seguito i corsi di Photoshop, informatica digitale con lo studio di Autocad e Publisher e il corso di gestione di siti web. Solo nell’ultimo anno ci hanno rubato i computer durante le intrusioni, e poter tenere la scuola aperta senza strumenti è come comprare optional per una macchina che non si ha.” In effetti durante l’ultimo anno sono stati 18 gli atti vandalici a scapito del plesso di Campo di Carne, e, a detta del Sindaco Di Fiori sono terminate curiosamente con la chiusura del periodo di iscrizioni per l’anno 2016/2017, quasi come a voler boicottare l’istituto, come sottolineato anche da Giustiniano Matteucig “Nonostante tutte le intrusioni e i danni subìti nel corso dell’anno, il periodo di iscrizioni si è chiuso con un + 15 del quale andiamo fieri. Viene da pensare che la scuola dia fastidio a certe persone che così perdono l’opportunità di racimolare manovalanza giovanile per i loro interessi, e questo è inaccettabile. Comunque noi continuiamo a fare il nostro lavoro, cercando di stimolare ragazzi durante l’anno scolastico, convogliarli verso le loro strade rispettando le loro naturali inclinazioni, ad esempio abbiamo un’aula destinata alla riparazione dei computer rotti, e sono proprio i ragazzi che li riparano assemblando pezzi di altri apparecchi, e spesso sono proprio i ragazzi più difficili a farlo con ottimi risultati, ed è capitato che una volta aggiustati li portassero a casa loro, perché frutto del loro impegno.” La gratificazione quindi, e la responsabilità sono sentimenti fondamentali da instillare in un giovane, soprattutto se problematico ed a prescindere dalla stagione. “Noi lavoriamo tutto l’anno per accrescere senso di responsabilità e fiducia nei ragazzi. Ad esempio stiamo avviando il progetto “La mia scuola accogliente”, che prevede la creazione di una grande Aula, per conferenze telematiche con scuole di altre nazioni, come ad esempio in casi di gemellaggio, e sono i ragazzi stessi a dover fare da traduttori e credo che dare importanza al loro lavoro sia importantissimo. Per questo progetto il Ministero deve ancora risponderci, quindi siamo in attesa di risposta, ma speriamo per il meglio.” Analizzando il Rav, cioè il Rapporto di Autovalutazione che ogni Istituto deve compilare, emerge un dato rilevante, non tutto l’edificio di Campo di Carne ha l’agibilità completa, che è richiesta solo da pochi anni a questa parte. In Italia sono pochissimi gli edifici agibili al 100 per 100, e certo tenere una scuola aperta anche d’estate magari con dei rischi potrebbe essere pericoloso, così ho ascoltato anche il professor Giampiero Cerri, Responsabile della sicurezza nel plesso di Ardea II. “Lo stato di agibilità della scuola è visibile a tutti sul sito “Scuola in Chiaro” del MIUR nella sezione RAV, ad ogni modo è difficile che un edificio sia completamente agibile, soprattutto con la scarsità di fondi della quale risentiamo qui, come del resto in molte scuole italiane dal Nord al Sud Italia. Comunque ritengo che la didattica frontale dietro i banchi di scuola vada superata, o meglio affiancata a una didattica esperienziale, fuori dai banchi di scuola, e coadiuvata da strumenti didattici dei quali ora disponiamo solo in minima parte, quindi concordo col professor Matteucig sul fatto che senza questi strumenti e la possibilità di comprarli è inutile tenere la scuola aperta nella stagione estiva perché i ragazzi non risponderebbero con la partecipazione. In paesi come la Svezia le scuole chiudono ad intervalli regolari chiudendo nei mesi più freddi dell’inverno perché si creerebbero solo disagi alle famiglie per la difficoltà nel raggiungerle. ” L’istituto Comprensivo Ardea II si è aggiudicato anche 2 PON , fondi strutturali europei che forniranno all’Istituto la connessione Wi-Fi e 10 lavagne interattive touchscreen classe 3.0 per la didattica. L’iniziativa del Ministro Giannini nasce dopo la drammatica storia della piccola Fortuna di Caivano, una storia di degrado ed abbandono a tinte rosse, dove alla follia di un orco si è affiancata la noncuranza di tanti, troppi spettatori. Un giovane che abita ai margini di una grande città, molto spesso rischia di finire nelle mani sbagliate e la scuola, Istituzione fondamentale, deve poter avere gli strumenti per evitarlo, strumenti che purtroppo non sono solo un foglio e una penna.
Samantha Morano