Stavolta è in esame il sistema di gestione del territorio dal Medioevo ad oggi, per rendere ragione della situazione attuale attraverso l’analisi del passato in una prospettiva “verticale”, dopo aver affrontato, negli scorsi incontri, quella “orizzontale”, cioè la lettura delle vicende del Medioevo ardeatino alla luce del quadro storico-politico peninsulare e internazionale.
Nel 1130 un documento cita per la prima volta Ardea come “civitas”, cioè come una comunità organizzata, che forma un corpo civile. Successivamente essa si doterà di propri statuti, che conosciamo nella versione risalente al XV secolo. Gli statuti rappresentavano le leggi che si dava una comunità per gestire la vita quotidiana, ma anche a difesa dei propri diritti, come quelli di utilizzazione del territorio, ad esempio per raccogliere legna o far pascolare il bestiame. Nell’incontro si inquadrerà il caso ardeatino nel contesto feudale, per analizzare come si costituiscono tali diritti, esaminando sia le informazioni che essi ci offrono sul territorio nel medioevo, sia quali sono le sopravvivenze attuali di una situazione giuridica costituitasi in un’epoca così lontana.