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Lo sapevate che Roma ha un nome segreto e antichissimo? Ecco quale

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Lo sapevate che Roma ha un nome segreto e molto antico, che in pochi al giorno d’oggi conoscono? Ecco di quale nome si tratta. 

Roma, la capitale d’Italia, città eterna conosciuta in tutto il nome con questo nome, eppure non tutti sanno che esiste un altro nome per questa città. Ebbene si, la capitale ha un nome segreto e molto antico, ma sapete di quale si tratta?

Roma è una delle città più belle in assoluto, è la capitale d’Italia, una metropoli conosciuta e famosa in tutto il mondo per la sua storia, per l’arte, per le tradizioni culinarie e tanto altro.

Meta di tantissimi turisti che ogni giorno arrivano da ogni parte del mondo per andare a visitare questa splendida città e ammirare la bellezza dei monumenti e dei paesaggi che essa regala. Ebbene, non tutti però sono a conoscenza del fatto che la città in questione abbia un nome segreto. Ma di che nome parliamo?

roma ha un nome segreto
roma ha un nome segreto-ilcorrieredellacittà.com

Roma, lo sapevate che ha un nome segreto e molto antico?

Sono veramente in pochi al giorno d’oggi, forse i più appassionati di storia, a sapere che Roma nell’antichità aveva un nome segreto. E’ questo quanto affermato da Macrobio. Roma, nasce secondo la tradizione il 21 aprile 753 a.C. E’ questa la data in cui si dice che sia stata fondata la città di Roma, una data piuttosto simbolica in realtà. Si narra che a fondare la città sia stato Romolo, che discendeva dalla stirpe di Alba Longa.

Quando pronunciamo il nome della Capitale, Roma, diciamo tanto, un nome che è conosciuto davvero in tutto il mondo e che evoca le bellezze e le grandezze del passato. Per gli antichi romani, però non fu così, visto che per loro valeva tanto il nome sacro e dunque quello segreto di Roma che è stato custodito tanto bene e gelosamente, tanto ad essere ancora oggi ignoto a moltissima gente.

Un tempo, parliamo proprio dell’antichità, era uso comune non rivelare il vero nome di una città. Roma ad esempio, ha avuto per tantissimo tempo un nome segreto che non è stato svelato per molto tempo. A rivelarlo fu Quinto Valerio Sorano, tribuno della plebe che in un preciso momento storico, ovvero la guerra civile tra Caio Mario e Lucio Silla, venne condannato alla pena capitale proprio per aver svelato questo nome.

L’uomo era a conoscenza di questo segreto che ha svelato nel suo libro intitolato “Epoptides”, che era il nome segreto della Capitale. L’uomo venne condannato alla pena capitale, perchè il fatto di aver svelato questo nome, avrebbe potuto mettere a serio rischio la città.

Svelato il nome al costo della vita

A raccontare quanto accaduto fu Servio Mario Onorato, un grammatico e commentatore del IV secolo d.C.

Secondo quest’ultimo, Valerio Sorano venne trascinato via dal senato e poi crocifisso. L’uomo sarebbe fuggito e poi catturato in Sicilia e venne ucciso dal pretore, ovviamente dopo aver ricevuto l’ordine dal Senato.Fu proprio lui, Quinto Valerio Sorona, il cui cognome indica la città d’origine, a pagare con la vita per aver svelato il nome segreto della città di Roma.

Lui non era nato a Roma, ma era originario di Sora, nel frusinate, nel 140/130 a.C. Era un poeta ed un grammatico, aveva diverse amicizie importanti ed anche di grande livello, come Cicerone. Proprio quest’ultimo aveva un’alta considerazione di lui, lo definiva il più colto tra coloro che indossavano la toga. 

Il rito dell’evocatio

roma nome segreto e antico
roma nome segreto e antico- ilcorrieredellacittà.com

Un tempo, esistevano diversi riti ai quali veniva data una certa importanza. Uno di questi era quello chiamato evocatio. Si trattava di un rito nel corso del quale veniva invocato il dio protettore di una città, pronunciandone il nome. Evocatio, dal termine e-vocare che vuol dire proprio “chiamare da un luogo”, significava proprio questo, pronunciare il nome del Dio protettore della città, proprio davanti alle mura della stessa, durante l’assedio.

Il fatto di sapere il nome del Dio voleva dire tanto, ovvero essere in qualche modo in possesso di una grande forza. Soprattutto per il nemico, conoscere il nome del Dio voleva dire essersi impadroniti in qualche modo della città assediata e dunque pronti per sottometterla. Nel corso della storia ci furono diverse evocatio. 

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