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“Le apparenze”: e tu, a cosa credi? Il romanzo d’esordio del pometino Claudio Bianconi

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Un incubo. A chi non è ma capitato? Si va a dormire tranquilli, e durante la notte succede qualcosa che crea angoscia e terrore. Ma poi ci si risveglia, e la vita procede come sempre, nel suo affanno quotidiano. Ma se l’incubo si rivela realtà e non un semplice sogno? Cosa può succedere se una vita già complicata da un rapporto matrimoniale che vede all’orizzonte la parola fine, diventa impossibile da comprendere a causa della comparsa di una bellissima, quanto apparentemente antipatica, vicina di casa, che ti cade tra le braccia? È quanto accade a Fabio, il protagonista del noir “Le apparenze”, romanzo d’esordio dello scrittore pometino Claudio Bianconi. Un libro da leggere tutto d’un fiato, per sapere se quello che immaginiamo che potrà accadere è davvero quello che succederà o se, ancora una volta, si sarà trattato di un’apparenza, di un equivoco, di un’interpretazione errata e il colpo di scena sarà di nuovo lì a sorprenderci. Fabio è un uomo normale, con un lavoro di assicuratore che lo obbliga a “contendersi” lo spazio con i suoi colleghi per conquistare clienti e percentuali di guadagno, ma che in realtà, soprattutto in questo particolare momento della sua vita, vorrebbe solo un po’ di tranquillità, per cercare di capire se sotto le ceneri del suo matrimonio ci sia ancora il calore di un amore mai morto. Ma a morire, in questa storia, sono delle persone. Due donne, rispettivamente moglie e figlia di un alto ufficiale dei carabinieri, vicine di casa di Fabio. E lui è accusato del duplice ed efferato delitto. Così, da uomo normale, nel giro di una notte si trasforma nel mostro di Roma: in trappola, ricercato, accerchiato, già condannato dai media, perché tutte le prove portano a lui. A lui che non ricorda cosa sia accaduto esattamente quella notte, se non di aver visto davvero la figlia dell’ufficiale. Cosa fare? Consegnarsi ed ammettere un doppio omicidio mai commesso? O fuggire e cercare le prove della propria innocenza? La decisione va presa in pochi attimi, e Fabio fugge così come si trova, con indosso solo un accappatoio. Inizia una caccia alla verità che mette Fabio di fronte a mondi sotterranei e sconosciuti, ma che lo porta a scoprire anche nuovi aspetti del suo carattere. Riuscirà a scoprire chi è il vero assassino? Ci sarà qualcuno disposto ad aiutarlo, visto che la sua reputazione è stata distrutta in poche ore? Anche qui tutto è basato sulle apparenze. Perché l’aiuto non sempre arriva da chi te lo aspetti. E perché il finale supera le aspettative iniziali del protagonista, che ormai si era rassegnato ad avere solo due amori, sua figlia e la sua squadra del cuore, la Roma, ma poi scopre che il percorso fatto lo ha portato a qualcosa che pensava di aver perso per sempre.

Claudio Bianconi ha scritto questo libro in maniera fluida e nel contempo incalzante, che costringe il lettore ad arrivare alla fine nel più breve tempo possibile, ma che fa rammaricare quando, nell’ultima pagina, si deve dire addio ai protagonisti, ai quali nel frattempo, per un motivo o per un altro, ci si era affezionati.

Giuseppe Marrone

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