Tra i luoghi più misteriosi di Roma non può mancare la celebre scalinata di Trinità dei Monti. Ma non è esattamente lei ad essere oggetto della nostra curiosità di oggi. Parliamo sempre di una scalinata, ma pochi la conoscono; ai più è segreta. Tra gli anfratti affascinanti della Città Eterna c’è anche questa intrigante scala che campeggia vicino a Trinità dei Monti e che raggiunge una profondità di venticinque metri. Al Pincio, incastonata in un muro di confine presso Villa Medici, c’è l’accesso a una serie di 117 scalini disposti a chiocciola. La scalinata è stata voluta e realizzata nel 1570 per volontà del Cardinale Giovanni Ricci.
Il “tesoro” nascosto sotto la Rinascente di Roma, di cosa si tratta
La funzione della scalinata
Villa Medici è sicuramente un indizio per comprendere la funzione della scalinata. Il cardinale Giovanni Ricci acquistò la villa e pose in essere, in pieno periodo rinascimentale, dei lavori di ampliamento e abbellimento del giardino. Peraltro Giovanni Ricci assolveva in quel periodo anche alla funzione di Sovrintendente Papale agli acquedotti e alle fontane. Quindi contattò l’ingegnere e matematico Camillo Agrippa per commissionargli questa scalinata. Ciò nell’ottica di voler creare un sistema idrico indipendente al fine di portare l’acqua ala villa. Ciò sfruttando un antichissimo acquedotto romano che ancora oggi scorre a 25 metri di profondità da questi luoghi. È l’acquedotto dell’Acqua Vergine, ancora attivo oggi dopo venti secoli dalla sua costruzione. Peraltro l’unico ancora funzionante degli antichi acquedotti romani. La profondità in questo tratto, di circa 25 metri come abbiamo detto, non è nemmeno la massima raggiungibile dall’Aqua Virgo; nel tratto dei Parioli, infatti, la sua profondità raggiunge i 40 metri. Come nel nostro caso di Villa Medici, l’Acqua Vergine veniva impiegato presso l’Antica Roma per alimentare giardini, aiuole e fontane bellissime, oltre che per permettere il lavaggio delle strade.
Per quale motivo gli acquedotti romani sono rimasti quasi “intatti” dopo anni?
Oggi è accessibile solo a personale specializzato
La scala segreta che porta all’acquedotto Virgo, è un luogo oggi accessibile solo ai tecnici Acea. Ma, grazie alle giornate del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, qualche fortunato ha potuto scoprire questi luoghi, solo ed esclusivamente prenotando con largo anticipo. Chi riesce a scendere presso le acque del Virgo apprende della struttura della costruzione. Venne ampliato un antico pozzo romano integrandolo con una scala a chiocciola, che consentisse di portare l’acqua in superficie grazie ad una pompa straordinariamente innovativa, le cui strutture murarie e il tubo di carico sono ancora visibili nel complesso.
Il giardino di Villa Medici
Come abbiamo accennato l’obiettivo del Cardinale Ricci era quello di abbellire con le acque del Virgo il giardino di Villa Medici. Questo si estende per più di sette ettari da nord a sud, e conserva ancora oggi gran parte delle caratteristiche del XVI secolo. Grazie ai lavori di Camillo Agrippa, ingegnere milanese, si poterono alimentare numerosi bacini e fontane. Dal 1570 pare che fosse stato realizzato in parte un bosco, tra via Pinciana ad ovest, le mura Aureliane ad est e la terrazza che chiude il giardino a nord. Qui ci sono ancora interrati i resti di un tempio romano, probabilmente dedicato alla Fortuna. Ferdinando de’ Medici, successivamente, acquisto dal cardinale il terreno, nel 1576, portando a termine dei lavori pregressi. Con la compravendita nel 1580 della vigna di Giulio Bosco a sud, si è potuto racchiudere definitivamente tutta la struttura tra le mura Aureliane e la via Pinciana. De’ Medici creò così un nuovo asse che collegava il giardino al Parnaso, una piccola collina artificiale che conteneva le rovine di un tempio antico. Si dice che con il Parnaso, il nuovo proprietario volle porre questi luoghi sotto la protezione di Apollo. Oggi Villa Medici è anche sede dell’Accademia di Francia. Fondata nel 1666 da Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma è un istituzione culturale francese che si situa presso la Villa dal 1803.