Ha chiuso il 31 marzo scorso, la storica bottega artigiana di che Domenico Caferra aprì nel lontano 1966 in Via degli Aranci 34.
Pioniere nella ricostruzione commerciale apriliana, il calzolaio era secondo, come età, a Puleo Salvatore (che aveva il negozio in Largo delle Rose), aprendo la attività quando era appena un giovane uomo.
Ora dopo 52 anni la sua attività, ereditata dal nipote pantesco Antonio Policardo, ha chiuso, manifestando il disagio economico che regna sovrano, specie nel centro storico cittadini.
Caferra era noto non solo per la sua abilità nel realizzare o riparare calzature, ma anche come richiamo di persone per la sua verve e simpatia. Il negozio, infatti era anche un luogo di ritrovo per vecchi apriliani, dove passavano qualche ora.
Alla sua scomparsa, nel 2008, il cordoglio attanagliava l’intera cittadinanza, che lo ha sempre visto come un benefattore generoso e amabile.
Tra le iniziative promosse in favore della comunità, Caferra aveva istituito letteralmente, in occasione della festività dei Morti, “un pensiero per le tombe senza fiore”, accompagnato dal concerto della Fanfara di Aprilia, di cui lo stesso era membro fondatore, e che a distanza di vent’anni ancora rimane, come tradizione.
L’imprenditore aveva perso il primogenito nel 1997, a seguito di un incidente stradale.
Un certo sgomento e dispiacere ha scosso molti apriliani alla notizia e ora c’è da chiedersi, visto il degrado che sta regnando sempre più sovrano in quella zona centrale, cosa o chi prenderà il posto della storia.
Marina Cozzo
