La storia di Roma non si rifà solamente ai fasti imperiali e le vicissitudini storiche vissute dalla Città Eterna fino ai nostri giorni. Qui c’è un forte collegamento con la storia del cattolicesimo e soprattutto la figura di Gesù. Basti pensare come, proprio sotto il Colosseo, vennero tenuti prigionieri per anni i Santi Pietro e Paolo prima della loro morte. Inoltre, sempre nel territorio romano, si presume siano presenti anche le impronte di Cristo.
Le orme di Gesù in un posto segreto di Roma
La località dove sarebbero presenti le presunte orme del Cristo Redentore, si troverebbero in una piccola chiesa situata tra la via Appia e la zona dell’Ardeatina. La struttura venne eretta intorno al IX secolo, per poi essere rifatta sotto le direttive del Cardinale Francesco Barberini, intorno all’anno 1637. Qui, secondo la tradizione cattolica, Gesù sarebbe apparso agli occhi di San Pietro nella Città di Roma.
L’incontro tra San Pietro e Gesù a Roma
Secondo le Sacre Scritture del credo cattolico, qui San Pietro incrociò nuovamente il suo maestro Gesù. In riferimento ai passi di questa vicenda, il Santo si era spostato dalla zona centrale di Roma – dove all’epoca si svolgeva la vita della Città Eterna – per fuggire dalle persecuzioni.
Durante la propria fuga, il Cristo comparve a Pietro, rimproverandolo di fuggire davanti al proprio impegno di portare la Sua parola ai cittadini romani. Da questo incontro, venne coniata anche la frase latina “Domine, quo vadis?”, che significa in italiano “Signore, dove vai?”. Da tale incontro, prese anche il nome della Chiesa di cui vi parlavamo.
L’incontro con Gesù e l’accettazione del martirio per Pietro
Quell’incontro con il suo Maestro, Gesù Cristo, fu una folgorazione per San Pietro. Il Santo da quel momento accetterà il proprio destino, ben ribadito nelle parole del proprio Mentore: “Portare la Parola ed essere crocifisso”. Ecco perchè, in merito a ciò, torno a Roma e venne catturato, in un percorso che lo porterò al martirio. Questo non prima di essersi occupato, insieme a San Paolo, degli schiavi malati tenuti in catene dai romani proprio nella zona dei Fori Imperiali.
Le tracce di Gesù sull’Appia
Meta di pellegrinaggio, ma anche per vedere la traccia di Gesù lasciata ai propri posteri. Nell’incontro col suo allievo Pietro, il Cristo camminò su una pietra all’interno di quell’area. Tutt’ora conservata, la credenza cattolica vorrebbe come su quella parete Nostro Signore abbiamo lasciato marchiate la traccia dei propri piedi, in un dettaglio che avrebbe dato traccia della propria esistenza al popolo romano.
Le tracce di Gesù a Roma: qual è l’originale?
Riguardo alle tracce di Gesù nella città di Roma, il passare dei secoli ha creato delle problematiche legate alla traccia storica. Non solo un problema di ufficialità della fonte, superato dal credo cristiano, ma anche legato all’effettiva pietra che venne calpestata dal Cristo nel suo incontro con San Pietro.
Oggi nella Città Eterna, così piena di segreti ed enigmi, vi sarebbero due tracce di Nostro Signore. La rappresentazione della Chiesa del Domine Quo Vadis, a sorpresa, vedrebbe una riproduzione di quel masso legato alla comparsa del Figlio di Dio. La mattonella in roccia originale, invece, sarebbe tenuta all’interno della Basilica di San Sebastiano Fuori le Mura, situata sulla via Appia Antica.
Dove sarebbe avvenuto l’incontro tra Gesù e Pietro a Roma?
È certo come quell’incontro che folgorò San Pietro nel proprio agire, avvenne tra l’Ardeatina e l’Appia. Ma perché proprio lì ha deciso di mostrarsi Gesù?
Anche qui ci viene in aiuto la leggenda romana. Proprio in quel posto, imperniato di storia e leggende legate al mondo romano (pensiamo al culto della Ninfa Egeria), sarebbe sorto un noto santuario pagano dove i cittadini romani erano soliti andare in adorazione verso i propri Dei. Cristo, secondo la leggenda, avrebbe deciso di manifestarsi proprio in un punto che, attraverso la bocca di Pietro, lo avrebbe aiutato a portare il proprio Verbo ai cittadini dell’Antica Roma.
Foto: Semoromani e Raffaella Arduini
