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In questa città italiana potrebbe esserci l’edicola sacra più piccola del mondo

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Città con edicola sacra più piccola del mondo

In questa città italiana potrebbe trovarsi l’edicola sacra più piccola del mondo. E voi, sapete dove si trova?

Il territorio italiano è ricco di edicole, alcune di queste anche abbastanza antiche e sacre. Le edicole sacre sono davvero tante sul territorio ed assumono la forma di piccoli altari, nicchie o tabernacoli che si trovano sui muri esterni di questi edifici.

Ad ogni modo, oggi vogliamo parlarvi dell’edicola sacra più piccola del mondo. Sapete dove si trova?

Sono tante le edicole che si trovano sul territorio nazionale. Si tratta di strutture architettoniche in genere di piccole dimensioni, le quali svolgono una funzione ben specifica, ovvero ospitare e proteggere l’elemento che è collocato all’interno.

In questa città italiana potrebbe trovarsi l’edicola sacra più piccola al mondo

Il termine edicola, deriva dal latina aedicula, che vuol dire tempietto. Un tempo era infatti un tempio di piccole dimensioni, al cui interno si trovava la statua oppure la raffigurazione di una divinità.

In genere, un tempo, nell’antichità queste edicole si trovavano per lo più fuori dai tempi oppure al loro interno.

Ad ogni modo, è stato nel periodo greco-romano che le edicole hanno trovato la loro massima diffusione. Può essere una struttura sola oppure appoggiata su una parete.

Questo motivo decorativo si è sviluppato nell’architettura ellenistica.

Tra le tante presenti sul nostro territorio della capitale, sapete che ne esiste una che è la più piccola di Roma? Si dice che questa nicchia sia anche la più piccola al mondo. Ma di quale si tratta e dove si trova nel dettaglio?

Di edicole sacre in tutto il territorio ce ne sono davvero tante. Nella città di Roma, girando per le vie quelle più antiche è possibile trovarne veramente tante.

edicola sacra roma
edicola sacra roma-ilcorrieredellacittà.com

Cosa sono le edicole sacre?

Si tratta di piccoli altari, di nicchie e tabernacoli che in genere si trovano su muri esterni dei vari edifici.

Roma è la Capitale, la città più amata in assoluta e quella che presenta al suo interno dei monumenti davvero di grande fama internazionale.

Ad ogni modo, tra le tante cose, la capitale è anche famosa per le sue edicole sacre. Si tratta di altari di piccole dimensioni come abbiamo visto, di nicchie che si trovano sui muri esterni di edifici, si trovano anche su strade, lungo le piazze ed i vicoli stretti della Capitale.

Sono circa un centinaio le edicole sacre a Roma, per lo più dedicate alla Madonna o agli angeli. Una di queste si trova nella via delle Zoccolette e un’altra in zona Campo dè Fiori.

Ad ogni modo, tra quelle presenti sul territorio c’è una edicola sacra che si trova in Via Francesco Crispi 43 e questa risulta essere proprio la più piccola della Capitale e si dice anche la più piccola al mondo.

Questa edicola è in maiolica, e secondo John S.Grioni è la piccola che esista al giorno d’oggi.

Se questa è considerata il simbolo della tradizione ed è la più piccola edicola sacra della città di Roma, dall’altra parte abbiamo quella più grande.

Questa si trova proprio all’angolo con Arco di Santa Margherita e si tratta di un piccolo gioiello barocco. Si trova la numero 53 proprio dietro il palazzo della Cancelleria.

Qual è la più piccola e la più grande di Roma?

edicola sacra
edicola sacra-ilcorrieredellacittà.com

Come abbiamo già avuto modo di anticipare, questa tradizione delle edicole risale a diversi secoli fa ed esattamente a Roma sono sorte durante il periodo del Rinascimento.

Dopo le prime poi, queste edicole sacre vennero sempre più in uso e divennero anche sempre più popolari con l’obiettivo di creare una sorta di punto di riferimento religioso per le persone.

Inoltre, queste edicole pare che avessero un altro scopo ovvero permettere a chi passeggia per le strade di fare anche una sosta di breve durata, per una preghiera, accendere una candela o comunque fare una riflessione e portare dei fiori.

Un tempo, a seconda della tradizione pagana, c’era anche chi era solito portare un lumino.

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