Roma è piena di luoghi suggestivi da scoprire. Alcuni sono noti, altri meno, qualcuno è addirittura sconosciuto alla maggior parte dei visitatori. Ma i romani sanno e preservano anche quei posti meno conosciuti dai turisti che costantemente affollano la Capitale, si tratta di piccoli tesori e, in quanto tali, nascosti da occhi indiscreti. Tra le strade caotiche della città, in località a molti sconosciute, ci sono piccole oasi di verde nelle quali è possibile dimenticare di trovarsi in una grande metropoli, così affollata, così frenetica. Andiamo a scoprire alcuni dei giardini segreti di Roma, nei quali è possibile concedersi uno stacco dalla vita convulsa della città.
Villa Aldobrandini e il suo giardino pensile nel cuore della città
Sulla estremità del colle del Quirinale si trova Villa Aldobrandini caratteristica per il suo giardino pensile. Può essere raggiunta da via Mazzarino, salendo una scalinata. L’ingresso della piccola oasi verde risale al 1938 e una volta dentro lo spettacolo che si apre è incantevole: fontane, statue, panchine che si snodano nei piccoli viali che attraversano il giardino che lungo il suo perimetro ha una invidiabile veduta su sulle chiese di Sant’Agata de’ Goti, Santa Caterina a Magnanapoli, Santi Domenico e Sisto, sulla Torre delle Milizie e i Mercati di Traiano. In un ambiente affascinante percorso da piante risalenti al 1600: platani, agrumi, palme, mirto e anche un Ginko Biloba, si trova un gruppo scultoreo che rappresenta due figure sdraiate.
Il giardino ‘ritrovato’ di Palazzo Venezia è una piccola oasi nel quale trovare pace e scappare dal caos
Ma il giardino pensile di Villa Aldobrandini, non è l’unico posto incantato nel quale rifugiarsi per trovare pace a Roma e godere della bellezza della natura. Il giardino ritrovato di Palazzo Venezia, infatti, è un’altra oasi situata proprio nel centro della città. Ha tre ingressi, superati uno dei quali, ci si può immergere nella tranquillità di un’area di stile Rinascimentale che solo nel 2016 è stato ristrutturato e accoglie visitatori che vogliono abbandonarsi al suono dello zampillare dell’acqua oppure del verso dei tanti pappagallini che hanno realizzato il loro nido sulle palme situate all’interno del giardino.
Per quarant’anni questo giardino era diventato parcheggio, ma nel 2016 è stato riqualificato e ora ospita i numerosi visitatori, turisti stranieri e italiani, che possono accedervi gratuitamente tutti i giorni. E’ spesso sede di spettacoli, e proprio per questa funzione ‘ritrovata’ a distanza di tanto tempo dalla sua realizzazione, viene chiamato ‘il giardino ritrovato’. Presenta tratti tipicamente romani che richiamano altri monumenti romani, come la decorazione a cassettini, che troviamo nel Pantheon.
Il giardino giapponese: una suggestiva area orientale, capace di infondere pace grazie all’armonia dei dettagli
Poco distante da Villa Borghese, nel quartiere III Pinciano, c’è un altro fantastico giardino con tanto di laghetto. Si tratta del Giardino giapponese, realizzato dal noto architetto Ken Nakajima, colui che ha curato anche la realizzazione dell’area giapponese nell’Orto Botanico di Roma. Anche in questo caso i visitatori possono raggiungere il piccolo ‘paradiso’ gratuitamente e possono anche scegliere di visitare l’area accompagnati da una guida, ma in questo caso è necessaria la prenotazione.
Una volta che entra nel giardino, la sensazione è di trovarsi in Giappone. Realizzato in stile sen’en è il primo realizzato in Italia da un architetto giapponese. Si tratta di una piccola area, curata in ogni dettaglio, capace pertanto di dare una rappresentazione armonica ed equilibrata della natura. Il laghetto artificiale, con le pietre posizionate al suo interno in modo irregolare, la cascata, il ponticello e la lanterna in pietra, ogni singolo elemento non è stato posizionato a caso e contribuisce a infondere armonia e pace, vera funzione per la quale è stato realizzato.