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Ieri sera, l’attore Francesco Eleuteri, durante la presentazione della sua silloge poetica “Frammenti di cristallo in frantumi” (ed. La Carmelina) ha dato ancora una volta prova della sua grande abilità come attore e scrittore.
Intrattenendo il gremito pubblico del Kalipsydra a Tor Vaianica con un monologo sull’arte del poetare, infatti, l’istrionico e versatile artista ha spiegato come mai abbia deciso di raccogliere le sue opere in versi, scritte negli anni sentendosi “un pò poeta… un pò no”: “… ho pubblicato le mie poesie perché gli ultimi mesi mi hanno costretto, in modo brutale, ad una riflessione: le poesie non possono crollare. Ho pubblicato le mie poesie perché nessun terremoto le può rendere inagibili. Ho pubblicato le mie poesie affinché siano materia, mattoni lievi per la vera casa che da sempre abito … i miei ricordi, le mie idee, i miei pensieri, le mie emozioni. Una casa che nessun terremoto può far crollare!”
Si perchè l’autore ormai dal 2010 vive stabilmente a Montegallo, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dove negli ultimi mesi ha vissuto in prima persona la catastrofe del terremoto. Probabilmente è stata proprio quest’ultima terribile vicenda a spingere Eleuteri a tirare fuori dal cassetto i suoi scritti giovanili.
La delicatezza delle poesie dell’autore è tale da entrare in punta dei piedi nell’animo del lettore, che si riconosce e si legge in ogni verso, sentendosi anch’esso un pò poeta… un pò no.
Francesco Eleuteri nasce a Roma il 31 Luglio 1971.
Dopo aver frequentato la facoltà di Lettere all’Università La Sapienza, consegue il diploma di attore presso la Scuola Internazionale di Teatro di Roma.
La carriera di attore lo vede alternarsi in progetti teatrali assai diversificati; dal teatro classico a quello d’avanguardia, con numerose sortite nel mondo del cinema e della televisione. Ma la scrittura lo impegna fin dagli inizi. Nel 2000 va in scena il suo primo testo teatrale, al quale seguiranno altri tre allestimenti da egli stesso firmati; da uno di questi, “Ostaggi”, trarrà il suo primo romanzo pubblicato nel 2010 con l’omonimo titolo. Nel 2001 realizza la sua prima regia teatrale. Nel 2014 da alle stampe il thriller dal titolo “Il Sangue dei Sibillini”, tradotto e pubblicato un anno e mezzo più tardi negli Stati Uniti.
Ora sta lavorando alla sua terza opera.
Il libro è acquistabile anche online sul sito della casa editrice “La Carmelina”.
La presentazione del libro è stata resa ancora più spettacolare dall’intrattenimento musicale di Michele Ranieri, musicista e cantante dalla singolare e seducente voce.
Marina Cozzo