Oggi è conosciuto come il Palazzo del Laterano. È stato realizzato tra il 1585 e il 1589 dall’architetto Domenico Fontana, su commissione di Papa Sisto V. Lo sottolineiamo perché è spesso confuso con il Palazzo Papale al Laterano, che invece era il cosiddetto Patriarchium l’antica residenza dei Pontefici. Insomma, i papi non hanno sempre vissuto presso i Palazzi Vaticani, affatto. Per più di mille anni la loro residenza era un’altra.
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Una cittadella fortificata fino alla Cattività Avignonese
Il primo Palazzo Papale risale al IV secolo, e governava l’Imperatore Costantino. Era la Basilica Salvatoris, successivamente dedicata a San Giovanni, con il Battistero. Durante la prima fase del medioevo le strutture si ingrandirono, rendendo la residenza papale una vera e propria cittadella fortificata. È qui che i papi vissero fino al 1309, quando il Papa francese Clemente V trasferì ufficialmente la sede del papato in Francia ad Avignone. Fino al 1376 i papi vissero qui, nel cosiddetto periodo di Cattività Avignonese. Dopodiché, nel 1377 il Papa spostò la sua residenza in Vaticano a titolo definitivo. Non si conosce l’esatta posizione del Palazzo del IV secolo. Ci sono alcune teorie, tra le quali una che vuole che abbia avuto origine utilizzando le strutture della Domus Faustae. Ovvero l’abitazione dell’Imperatrice Flavia Maxima Fausta, la moglie di Costantino. Pare sia stato, peraltro, proprio Costantino ad aver donato parte del Palazzo imperiale a Papa Milziade. Ciò probabilmente in occasione del sinodo che si era svolto nel 313. Va sottolineato, però, che in ordine a questo non abbiamo fonti storiche certe, e non le abbiamo nemmeno rispetto al fatto che la proprietaria della Domus fosse la moglie dell’Imperatore.
La fase espansiva del Palazzo
Inizia nell’VIII secolo, cominciando una sorta di concorrenza con Costantinopoli. Una serie di papi si succedettero e lo arricchirono. In quel periodo, infatti, il Palazzo dei Cesari che sorgeva sul Palatino venne demolito. Contestualmente venne redatto il falso della Donazione di Costantino, alfa ed omega della legittimità dei papi rispetto al potere politico. È così che il Laterano si pone come unico centro del potere politico esistente a Roma, ed era solo quello dei pontefici. Papa Zaccaria, nel 741, promosse lavori di abbellimento e la costruzione del Triclinium, la sala dei banchetti. E inoltre strutturò una torre fortificata. Poi nel 795 fu il turno di Papa Leone III, che costruì altri due Triclinia. Il primo consta di tre absidi ed è parzialmente giunto fino ai giorni nostri. Fontana demolì il secondo, che era stato ribattezzato Sala del Concilio. Abbiamo fonti storiche per immaginare bene come fosse, ad ogni modo. Si trattava di di una enorme sala dotata di cinque nicchie su ognuno dei lati lunghi. Nelle nicchie erano apposti letti semicircolari; ciò in quanto all’epoca era ancora costume mangiare sdraiati per le classi abbienti. Estremamente sfarzosa era ornata da un soffitto in legno, pavimenti in marmo policromi e al centro campeggiava una fontana con conca di porfido. Alcuni studiosi ritengono che questa sala si ispirasse al Triclinio dei XIX Letti del Palazzo Imperiale di Dafne, a Costantinopoli. In ogni caso la volontà di rendere sontuosa la residenza del Laterano appare chiara, anche in considerazione del grande portico, detto Macrona, che nel nome pare riferirsi ad una struttura analoga nel Magno Palazzo di Costantinopoli.
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Interventi successivi
Fra gli interventi ampliativi e decorativi nel Patriarchio, vale la pena di citare la ricostruzione del Sancta Sanctorum per opera di Niccolò III nel 1277. E la Loggia delle Benedizioni ad opera di Papa Bonifacio VIII. Questa è stata demolita dal Fontana, ma è sopravvissuto un disegno tecnico realizzato dopo il 1500 da Maarten Van Heemskerk. Peculiari erano le colonne di porfido che sorreggevano un grande arco trilobo. E poi la cuspide decorata con statue di San Pietro e San Paolo.