Sai cosa usavano gli antichi romani prima che esistesse la carta igienica? Anche se sembra un argomento poco delicato, è comunque una curiosità che bisogna soddisfare. Ecco tutto quello che c’è da sapere!
Anche se è un argomento trattato raramente, è tuttavia lecito chiedersi cosa usavano gli antichi romani prima che venisse inventata la carta igienica. Sicuramente anche tu ti sarai fatto questa domanda, ma magari non sai la risposta.
Ad aiutarci a ricostruire la vicenda è una professoressa di letteratura medievale che insegna alla Texas State University, Susan Morrison. La docente ha anche scritto il libro Excrement in the Middle Ages; Sacred Filth and Chaucer Fecopoetics. Vediamo cosa dice su cosa usavano i romani prima della carta igienica.
Cosa dicono gli esperti
Gli esperti, fra cui anche la professoressa Susan Morrison, che hanno approfondito le ricerche su cosa usavano gli antichi romani prima della carta igienica, sono riusciti ad analizzare alcuni campioni e a dare delle risposte concrete.
Quello che è emerso dagli approfondimenti è impensabile. Pare che i popoli antichi, fra cui i romani, abbiano usato di tutto per pulirsi, a cominciare dalle mani, per passare alla neve alle pannocchie di mais, ma anche pietre, foglie, pezzi d’arazzo, conchiglie, pellicce di animali e molto altro.
Il tersorio, una spugna con bacchetta
Un attrezzo largamente usato da greci e romani era il tersorio, composto da un bastone con una spugna bagnata d’aceto o d’acqua salata posta all’estremità. Il tersorium è un utensile largamente citato in tutta la letteratura romana e viene menzionato perfino in una lettera che venne inviata all’ufficiale romano Lucilio dal filosofo Seneca.
La bacchetta era destinata ad uso comune e veniva lasciata nei bagni pubblici. Secondo alcuni studiosi, tuttavia, il tersorio veniva usato per pulire i bagni in cui le persone defecavano e non per pulire il sedere.
Pezzi di ceramica arrotondati
Un altro modo per pulirsi molto usato da Greci e Romani era quello di ricorrere a frammenti di ceramica chiamati pessoi, scoperti dagli studiosi e considerati un sistema di carta igienica ancora più umile.
Il pessoi era una pietra piccola ovale o circolare scoperti nelle rovine di latrine romane e greche molto antiche. I pezzi di pessoi sono stati ritrovati anche su una coppa risalente a 2,700 anni fa che raffigura un uomo che usa la pietra mentre sta accovacciato.
Invece, i pezzi di ceramica che potrebbero avere usato i greci sono gli ostraka, con sopra incisi i nomi dei nemici che volevano emarginare, ma alla fine si erano ridotti con la pelle infiammata.
Il bastoncino igienico
Fra i metodi più antichi usati per pulirsi c’è il bastoncino igienico. Si tratta di un metodi risalente a duemila anni fa e usato ampiamente in Cina. Conosciuti anche come fogli di bambù, questi bastoncini erano realizzati con legno o bambù e arrotolati in un panno.
A dimostrazione che si tratta di un metodo realmente usato anticamente è la scoperta fatta nel 1992 sono sull’antica Via della Seta, nel nord-ovest della Cina. Gli archeologi allora hanno trovato sette bastoncini igienici in una latrina.
I bastoncini risalivano a duemila anni fa e sul panno vi era un escremento umano. Da un’analisi delle feci effettuata al microscopio è emerso che nell’intestino umano erano presenti diversi parassiti.
Intorno all’VIII secolo d.C. in Giappone le persone utilizzavano il chūgi, un bastoncino di legno che serviva per pulire l’ano sia dentro che fuori, semplicemente inserendolo fino in fondo.
Per quanto riguarda la carta igienica, è stato rinvenuto un riferimento antico in alcuni testi scritti di Yen Chih-Thui. La carta di riso venne però prodotta per la prima volta entro il 1393 per la famiglia imperiale cinese.
Si dovette attendere fino al 1857 per avere la carta igienica nel mondo occidentale, la prima prodotta in serie, inventata da Joseph Gayetty, che studiò il foglio medico per il wc. Il resto è storia dei giorni nostri.