Finanziamenti comunali per eventi culturali: come funzionano veramente? Ci sono “figli e figliastri” oppure tutto è legato a logiche che non sempre vengono comprese? È quello che si chiede Eleonora Napolitano, presidente dell’Associazione Culturale T.E.M.A. di Pomezia, alla luce dell’esperienza vissuta.
“È sempre difficile parlare quando si è dalla parte degli esclusi e lo è per due ragioni: la prima è che si ha addosso il peso della “sconfitta”; la seconda è che qualunque cosa si dica (con le più alte dosi di onestà intellettuale e verità) si verrà accusati da qualcuno di puerile invidia per sminuire, svilire e annullare la tua testimonianza e il tuo pensiero”, ha esordito Eleonora Napolitato attraverso una nota.
“Fatta questa doverosa premessa, vogliamo raccontarvi la nostra storia, la storia dell’Associazione Culturale senza scopo di lucro T.E.M.A. – Teatro Espressione Musica e Arte di Pomezia, che co-gestisce, insieme all’Associazione Culturale Hesperia e a Sinistra Italiana, una sede nella quale organizza e tiene eventi culturali quali momenti di vero scambio e socializzazione tra i cittadini di questa Città e del suo vano tentativo di sopravvivere con questa Amministrazione Locale. T.E.M.A. è stata più volte coinvolta a titolo gratuito dall’Amministrazione nella realizzazione di eventi cittadini, ma si è vista riconoscere un piccolo corrispettivo economico per le sue attività culturali solo tre volte – spiega la Napolitano – Ogni qual volta la nostra Associazione ha presentato progetti più “importanti”, forse anche giustamente ambiziosi, le sue richieste di finanziamento all’interno di rassegne Comunali è stato sistematicamente negato”.
“Ed è qui – prosegue la presidente dell’Associazione – che inizia il “giallo” delle scelte culturali operate per Pomezia dall’Amministrazione comunale. Inizia a sorgere nei membri dell’Associazione qualche sospetto, iniziano a generarsi i primi malumori.
L’Associazione T.E.M.A. ha avuto spazio dall’Amministrazione comunale ogni qualvolta ha proposto eventi per la Città a titolo gratuito (senza probabilmente avere mai il giusto riconoscimento e apprezzamento da parte della stessa), ha accettato un rimborso di poche centinaia di euro pur di regalare ai bambini di questa Città due spettacoli teatrali a Natale ed ha tentato di intrecciare rapporti costruttivi con altre Associazioni del territorio.
E allora, se T.E.M.A. si è spesa così tanto per la Città, come tantissime altre Associazioni di questo territorio, perché andiamo bene solo in alcune circostanze, perché non meritiamo il sostegno economico di altre Associazioni (e spero non mi si risponda che dipende dalla qualità del prodotto che T.E.M.A. offre perché, evitando una squallida falsa modestia, i nostri prodotti culturali sono al pari di ogni altra Associazione di Pomezia), perché non ci è mai concesso di godere di un minimo di visibilità che iniziative come l’Estate pometina offrono?”.
“Sembrano lamentele senza senso? Sembra lo sfogo di un’Associazione ferita? – chiede Napolitano – È più di questo! È la valutazione di un modo di fare politica culturale che non ci piace perché fatichiamo a capire quali sono i criteri di valutazione con i quali questa Amministrazione eroga i suoi finanziamenti in occasione di queste grandi manifestazioni. Purtroppo questi dati mancano, perché non si trovano da nessuna parte: chi ha valutato che cosa e, soprattutto, come? Ci sono altre Associazioni ed eventi esclusi? È così che una domanda sorge spontanea: questa Amministrazione investe risorse economiche in cultura incoraggiando tutte le Associazioni di Pomezia, dando loro spazio e visibilità, usufruendo del contributo di tutti o spesso cade della pericolosa trappola del favoritismo?”.
“Vorremmo concludere con un sentito appello al mondo Associativo e culturale di questa Città: sentiamo l’esigenza di un confronto vero, di uno scambio, di una collaborazione tra quanti, come noi, sentono svilito il proprio lavoro sul territorio e sentono che il massimo che si riesce a fare a Pomezia sia accontentarsi delle briciole lasciate a terra da questa Amministrazione – conclude Eleonora Napolitano – Abbiamo la presunzione di credere che non siamo i soli ed è per questo che l’Associazione T.E.M.A. intende promuovere nella sua sede (Galleria Hesperia, Via Silvio Spaventa, 24/b) entro il mese di luglio un incontro con tutte le Associazioni culturali della Città nella speranza di una larga partecipazione quale risposta al mal costume del ‘meglio questo che niente’!”.
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Contributi comunali per eventi culturali: quali sono i criteri di assegnazione a Pomezia?
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