Un lago proprio dove oggi sorge il Centro Storico di Roma. Non è finzione, tanto che piazza Navona, almeno fino al 1800, fu una grande distesa d’acqua. Quando studiamo il territorio romano, dobbiamo comprendere dei grandi mutamenti urbanistici che ha vissuto la Città Eterna con il passare dei secoli. Se pensiamo come il Circo Massimo fosse un’arena per gli spettacoli acquatici, comprendiamo come la presenza di acqua nel Centro della nostra città non sia per nulla una fantasia.
Il lago di piazza Navona: una realtà conosciuta da pochi
Non è una leggenda, ma una realtà che forse non conoscono tutti i romani. Per arrivare a questa verità, abbiamo la necessità di affacciarci ai grandi pittori del passato. Prendendo per esempio il pittore Giovanni Paolo Pannini, che nel 1756 ci offre una vista unica della storica piazza romana. Con le sue mani, illustrerà la “Festa del Lago di Piazza Navona”, dove il centro dell’area vedeva la presenza dell’acqua, che bagnava anche le statue presenti, e intorno mostrava un passaggio pedonale dove i cittadini romani osservavano tanta bellezza.
La leggenda di Piazza Navona e il suo lago
Come raccontò il poeta Giggi Zanazzo, l’acqua a piazza Navona era un fenomeno ben spiegabile già dagli antichi. C’era realmente un lago da quelle parti? Nei fatti sì, ma solo in alcune occasioni. Infatti, sempre tornando agli scritti e le memorie dell’autore del quartiere Campitelli, dopo le piogge l’acqua tendeva a ristagnare all’interno della famosa area artistica romana. Questo per un fatto semplice, ovvero perché il tombino al centro della piazza si otturava e la zona, sviluppandosi in un incavo, raccoglieva tutta le acque dei temporali, formando così un vero lago.
I romani giocano con l’acqua a Piazza Navona
In un mondo dove non esistevano i social network, era possibile divertirsi con le bellezze della città. Come racconterà Zanazzo, che nelle sue opera parla proprio di usi e costumi romani durante l’Ottocento, tale spettacolo piaceva particolarmente ai bambini della Città. Soprattutto nelle giornate di mercato, in tale enorme pozza ci si poteva inzuppare tutti con i piedi o semplicemente vedere come i carri, coi cavalli, passavano rumorosamente nel grande lago per transitare da una parte all’altra della Città Eterna.
Le feste ai piedi del lago di Piazza Navona
Le importanti testimonianze di Roma, che oggi ci rimangono, vengono deliziosamente narrate dalle opere artistiche di scrittori e pittori. Col particolare caso di Piazza Navona, la Città Eterna ebbe per diverso tempo anche la propria festa sul lago. Pazienza se nella sostanza fosse una gigantesca pozza d’acqua, perchè l’evento richiamava tutto il popolo presente nei quartieri del Centro Storico e che ammirava tale spettacolo tra le musiche di bande festanti e banchi organizzati dai mercanti dell’epoca.
La foto della romanità nell’Ottocento: i cocomeri a Piazza Navona
Lo scherzo romano è secolare, tanto più se poi è legato anche alla vicenda dell’emblematico lago di Piazza Navona. Il sabato e la domenica, ai bordi della grande pozza d’acqua, si svolgeva il mercato della zona, dove arrivavano anche i mercanti dei cocomeri dai territori della campagna romana. Chi li vendeva, spesso utilizzava ragazzi poco più che bambini per gestire il banco.
Proprio questi adolescenti, provenienti dai territori fuori le mura capitoline, erano soliti mettere in piedi scherzi o simpatiche grida nella zona, prendendo di mira in particolare quello che era il gruppo dei pompieri (ovvero quelle persone chiamate a spegnere i fuochi all’interno della Città Eterna).
Piazza Navona, la strada di tutti i romani
Se c’è una strada, a Roma, che ha rappresentato tutti i cittadini romani, quella storicamente è Piazza Navona. Non solo il lago che univa il popolo, ma anche un’area dove si potevano incrociare tutte le classi sociali dell’epoca. Qui ci passavano nobili, clero, popolo. Un’immagine che, ancora oggi, è viva, come dimostra la presenza di lussuosi locali e i vicini stabili popolari di Tor di Nona.
Foto: Bellezze di Roma, Roma Ieri e Oggi, Filippo Spaini