La manifestazione è iniziata con l’introduzione di Giovanni Mattias, Assessore del Comune di Pomezia, che ha sottolineato il valore delle testimonianze archeologiche esposte nel Museo, l’importanza dell’intero patrimonio culturale di Pomezia e l’impegno dell’attuale amministrazione comunale nel difenderlo e nel promuoverlo.
“Quest’intervento di restauro, autorizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e sostenuto dal Comune di Pomezia, ha permesso di restituire al contesto della sepoltura un reperto significativo, che sarà inserito nell’allestimento del Museo, diventando fruibile e visibile per tutti i visitatori”, ha spiegato Gloria Galante, direttore scientifico del Museo, presentando l’ intervento della restauratrice Domizia Colonnello che ha eseguito le delicate operazioni di restauro ed ha esposto i problemi legati al degrado dei reperti in ferro.
La punta di lancia in ferro che fa parte del corredo, databile al secondo quarto del VII secolo a.C., della tomba “principesca” rinvenuta sotto il tumulo dell’ Heroon di Enea, il santuario dedicato alla memoria dell’eroe divinizzato sarà esposta nella sala “Aeneas Indiges ” del Museo Civico Archeologico Lavinium, notevole per l’allestimento innovativo in cui si integrano le tecnologie multimediali ed i beni archeologici per narrare la storia dell’antica città di Lavinium.