“una serie di concerti da non perdere”
L’Associazione Amadeus per celebrare i suoi 25 anni di attività ha organizzato, nell’Auditorium “Antonio Meucci”, una rassegna concertistica di altissimo lignaggio:
venerdì 10 giugno, ore 21,00: Quartetto d’archi “Encore” – Fabio Ceccacci, Maurizio Cassandra, Chiara Ludovisi e Ernesto Tretola;
venerdì 17 giugno, ore 21,00: Duo pianoforte e violoncello – Nicola Possenti e Mikolaj Blaszczyk;
venerdì 24 giugno, ore 21,00: Recital di pianoforte – Axel Trolese .
La cadenza settimanale del venerdì, rende impegnato nella musica e nell’opera classica, in particolare, tutto il giugno apriliano.
Dunque, il 2016 rappresenta un importante e prestigioso traguardo per l’associazione apriliana, scuola, motore e stimolo per tantissimi giovani che grazie ad essa si sono avvicinati alla cultura, in modo particolare alla musica, così come lo stesso Sindaco Antonio Terra ha dichiarato.
Infatti, in tutti questi anni, il Maestro Guido Gavazzi è stato capace di trasmettere amore e passione verso la musica a tanti ragazzi. Molti di essi, poi, hanno fatto della musica una professione, tanti bravi artisti che contribuiscono a diffondere il nome di Aprilia oltre i confini locali.
La scuola iniziava l’attività nel lontano 1991, anno del bicentenario della morte di Wolfgang AMADEUS Mozart, da cui è stato tratto il nome.
Alle origini del progetto di scuola di musica, il M° Gavazzi era poco più che trentenne e in essa ha impiegato e investito tutte le sue energie di giovane insegnante, di appassionato e di uomo apriliano, ponendosi due obiettivi principali: da un lato, fornire le migliori didattiche musicali e dare spazi sufficientemente attrezzati per valorizzare l’impegno degli studenti; dall’altro creare ad Aprilia – la nostra città -, un ambiente positivo e piacevole, dove tutti possano sentirsi a loro agio diffondendo la cultura ed il piacere della musica.
Come dichiara lo stesso M° Gavazzi “Quello che noi fortunati maneggiamo oggi giorno è un bene incredibile dalle mille sfaccettature che ci arricchisce continuamente e che non possiamo mai permetterci di banalizzare o peggio mortificare. Una volta che ci si avvicina alla musica, ci si accorge di avere davanti a sé qualcosa che rimane per sempre, che ci accompagnerà per tutta la vita ed è per questo fondamentale che i primi approcci (particolarmente se da bambini), siano piacevoli, interessanti, stimolanti, ed anche impegnativi, mai scontati e banali. La maggior soddisfazione per me, dopo tanti anni di insegnamento è quando entra un bambino e senza neanche salutare vuole sedersi al pianoforte per far sentire il pezzettino che finalmente, dopo tanto studio, è riuscito ad imparare perfettamente. Oppure un adulto che mi racconta che dopo una dura giornata di lavoro, si è messo le cuffie ed ha cominciato a studiare dimenticandosi di tutto fino a notte inoltrata… Cose da fare ce ne sono molte, ma speriamo, crediamo e vogliamo credere di essere nella giusta direzione. Grazie a tutti quelli che hanno condiviso il nostro percorso e a tutti quelli che si aggiungeranno.”
Marina Cozzo