E’ stato un weekend decisamente movimentato quello appena trascorso all’interno delle carceri del Lazio. In varie strutture infatti sono andati in scena diversi tentativi di evasione nonché una brutale aggressione con vittima un Agente della Polizia Penitenziaria. Teatro degli eventi – tutti fortunatamente con allarme rientrato – le strutture di Velletri, Civitavecchia e Rebibbia. E il Sindacato torna a chiedere interventi concreti per potenziare la sicurezza. Ma andiamo con ordine.
Agente della Penitenziaria aggredito da un detenuto a Civitavecchia
L’aggressione è avvenuta durante i colloqui al Nuovo Complesso della Casa Circondariale di Civitavecchia da parte di un detenuto che, in attesa di assegnazione di REMS (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, ndr) ha colpito un agente della Polizia Penitenziaria colpendolo al volto. “Nell’istituto – spiega Massimo Costantino Segretario Generale FNS CISL Lazio – attualmente il sovraffollamento di è di + 140 detenuti, considerando i previsti 357 contro gli attuali 497. Dal punto di vista dell’organico della Penitenziaria parliamo di una carenza in termini di personale di almeno 60 unità”.
Tentata evasione nel carcere di Velletri
Sempre l’altro ieri, passando al carcere di Velletri, un detenuto, italiano, ha scavalcato il muro dei passeggi nascondendosi. La sua assenza è stata però subito notata e l’uomo, dopo una breve ricerca, è stato individuato e arrestato. Sulla struttura fa nuovamente il punto Costantino: “Nell’istituto attualmente il sovraffollamento di + 140 detenuti: quelli previsti sono 412 contro gli attuali 552. La carenza di personale è invece di 85 unità di Polizia Penitenziaria: praticamente manca il 75% del ruolo sovrintendenti, il48 % del ruolo Ispettori e il 20% del ruolo agenti / assistenti“. Numeri davvero impressionanti.
Detenuto tenta la fuga da Rebibbia, fermato
Una scena analoga si è verificata a Roma, spuntano cellulari e un grosso coltello in cella a Rebibbia, la scoperta della Penitenziaria: “Ma servono più agenti” (ilcorrieredellacitta.com)
passando alla Capitale. Qui un altro detenuto, albanese, ha scavalcato i passeggi dove si trovava all’aria ma fortunatamente è stato subito ripreso. Nell’istituto attualmente il sovraffollamento di +361 detenuti, considerando i previsti 1178 contro gli attuali presenti 1.539. Spiegano ancora dalla FNS Cisl: “La carenza di personale a Rebibbia è di 151 unità di Polizia Penitenziaria ma a tale dato va detratto il personale amministrato ed in forza al Nucleo Traduzione Cittadino di Roma; pertanto la carenza reale è oltre le 300 unità complessive”.
Emergenza personale nelle carceri del Lazio
I dati sollevati dalla Fns Cisl rappresentano un quadro davvero allarmante, come del resto testimoniano le tante notizie di cronaca in materia di incidenti, suicidi e, come nei casi sopra citati, tentativi di evasione (alcuni anche riusciti purtroppo). “Ribadiamo che occorre più personale perché l’invio di nuove unità non basta a sostituire le unità che vanno in quiescenza e tantomeno a rimpinguare la carenza è ormai cronica. Ci Auguriamo che l’Amministrazione e le Autorità competenti mandino immediatamente nuovi Agenti – conclude la nota del Segretario Massimo Costantino – Il problema delle REMS non riguarda l’amministrazione Penitenziaria e tantomeno il personale dato che le competenze sono esclusivamente delle ASL. La Fns Cisl Lazio chiede, pertanto, agli organi competenti immediati ed urgenti interventi atti a risolvere la questione, più volte già segnalata da questa Federazione Nazionale Sicurezza, perché attualmente la gestione,delicata e complicata, rimane in seno ai soli direttori penitenziari, dirigenti penitenziari del corpo ed al personale di polizia penitenziaria. Occorre intervenire e modificare pertanto la legge sulle REMS”.
Rebibbia, si impicca in cella a soli 30 anni: sarebbe uscito tra 3 mesi (ilcorrieredellacitta.com)
Choc nel carcere di Rebibbia: odontotecnico dell’Asl arrotondava spacciando coca tra i detenuti