Sono stati fermati due cacciatori all’interno del Parco Naturale di Bracciano, che sono stati colti dai Guardiaparco mentre erano intenti ad andare a caccia di uccelli all’interno dello spazio naturalistico. I due bracconieri sono stati colti in flagrante, mentre con i loro fucili erano impegnati a sparare alle varie specie di uccelli presenti all’interno dell’area. Inoltre, sempre i Guardiaparco li hanno trovati in possesso delle munizioni e le cartucce di ricarica.
I cacciatori fermati nel Parco di Bracciano
Nella zona di Campagnano di Roma, con un blitz alle porte della Capitale, il Servizio Guardiaparco del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano ha sorpreso due bracconieri residenti a Formello (Roma), intenti a praticare attività venatoria illecita nella Valle del Baccano, zona compresa nell’area naturale protetta lacustre e tutelata con legge regionale dal 1999. Due pattuglie di Guardiaparco hanno fermato R.F. di 65 anni e V.R. di 57 anni, in atteggiamento di caccia da frodo con fucile carico, esplosi numerosi colpi verso uccelli migratori, ovvero una condotta minacciosa anche per la sopravvivenza di specie protette.
Sequestrate cartucce da sparo e due armi entrambe calibro 20, un fucile semiautomatico e un altro sovrapposto, i due uomini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli e ora dovranno rispondere del reato previsto dal codice penale per attività venatoria illecita esercitata da cacciatore in possesso di licenza da porto di fucile ad uso caccia. I due rischiano anche la revoca del porto d’armi.
“Mi congratulo col personale Guardiaparco per l’operazione svolta – commenta Vittorio Lorenzetti, presidente dell’ente di gestione del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano – elogiando i nostri agenti per l’operato, mi preme sottolineare come i sequestri e le denunce siano ancora una volta una chiara dimostrazione di come il rispetto dell’ambiente e delle normative sia sempre al centro dell’impegno quotidiano del personale del Parco”. La legge quadro sulla protezione della fauna selvatica e il prelievo venatorio risale infatti al 1992.
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