L’ha aggredita numerose volte, sempre con più violenza. L’ultima in modo particolarmente efferata, tanto che la donna, una giovane residente in Italia, era stata costretta a chiamare il 118, che l’aveva soccorsa e trasportata in ospedale, dove è stata ricoverata
in ospedale con diversi giorni di prognosi.
Ma lui, il marito violento, un cittadino italiano di origine tunisina, nel frattempo era sparito. La donna, infatti, era riuscita a chiedere aiuto solo perché l’uomo – dopo averla massacrata di botte – se ne era andato, lasciandola a terra insanguinata e con le ossa rotte.
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Le indagini
La donna aveva raccontato ai poliziotti che quella non era la prima volta che il marito l’aggrediva e la picchiava. Ma non sapeva dove fosse andato. Sono quindi scattate le indagini, che hanno portato a far aumentare i controlli alle frontiere, soprattutto per quanto riguarda i passeggeri provenienti dalla Tunisia. E, proprio controllando la frontiera, gli uomini della Polizia di Frontiera di Civitavecchia, diretti dal Vice Questore Alessandro Zanzi, hanno tratto in arresto l’uomo, con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della moglie.
Dalla ricostruzione fatta dagli inquirenti, il marito, dopo aver ripetutamente aggredito la donna, si era allontanato dall’Italia, andando in Tunisia da alcuni parenti. Per questo era stato emanato un mandato di cattura dall’Autorità Giudiziaria di Vicenza. Gli scrupolosi controlli effettuati dal personale di Frontiera e della Polizia Giudiziaria, hanno consentito di accertare che il ricercato stava cercando di effettuare l’ingresso in Italia eludendo i controlli, sperando di confondersi tra gli altri passeggeri. Infatti, dopo un breve periodo di osservazione, l’uomo è stato catturato. Al termine degli adempimenti di rito, il marito violento è stato associato al Carcere di Civitavecchia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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