Si torna a parlare di mancanza di sicurezza nelle carceri del Lazio per un episodio che s’è verificato nella casa circondariale di Civitavecchia. Un detenuto ha provocato esplosioni all’interno della struttura penitenziaria lanciando bombolette incendiarie ferendo un agente di Polizia penitenziaria, rappresentante CGIL.
Fatti che spaventano e preoccupano le sigle sindacali che hanno voluto esprimere la loro vicinanza al ‘rappresentante sindacale colpito direttamente dall’incidente’. Un altro evento grave che ‘sottolinea ancora una volta l’urgente necessità di rivedere e potenziare le misure di sicurezza a tutela del personale penitenziario. Fortunatamente – precisa la FP CGIL – la professionalità del Personale di Polizia è riuscito ripristinare l’ordine e la sicurezza senza ulteriori feriti’.
L’appello del Comparto Sicurezza FP CGIL
Ma il problema resta ed è rilevante ed estremamente preoccupante, al punto che Mirko Manna, Coordinatore Nazionale Comparto Sicurezza FP CGIL, insieme a Ciro Di Domenico, Coordinatore Regionale del Lazio, lanciano un appello al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo, chiedendo: ‘Una convocazione immediata di un tavolo di confronto’.
La richiesta di ‘garantire un ambiente di lavoro sicuro’
Da più parti sono arrivate richieste di aiuto per una questione che diventa sempre più pressante e ora il sindacato rinnova l’invito ad affrontare il problema con ‘l’obiettivo è discutere e implementare soluzioni efficaci per prevenire futuri eventi critici, garantendo così un ambiente di lavoro sicuro per il personale, non basta un manuale se poi non si dispongono corsi di formazioni e circolari attuative’.
L’invito a intervenire rivolto a tutte le istituzioni
La FP CGIL Polizia Penitenziaria, con l’occasione ribadisce l’importanza di ‘un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni volto ad affrontare con serietà le criticità del sistema carcerario, con la sicurezza dei lavoratori come prioritaria e non più procrastinabile’.