Ha litigato con l’ex ragazza e avrebbe tentato di ucciderla ma lei, miracolosamente, è riuscita a mettersi in salvo. Lo stesso non sono riuscite però a fare la sorella e la mamma, uccise a colpi di pistola dall’uomo. Lui, finanziere, è stato rintracciato e arrestato dalla Polizia. Una nuova strage a Cisterna come sei anni fa.
E’ davvero drammatico quanto accaduto in queste ore a Cisterna, in provincia di Latina, teatro di un duplice femminicidio. Un uomo, C.S, 27 anni, Militare della Guardia di Finanza – di origini pontine ma di stanza ad Ostia sul litorale romano – è accusato di aver compiuto una vera e propria strage. Sarebbero partiti dalla sua pistola infatti i colpi d’arma da fuoco che hanno spezzato la vita di una donna di 46 anni e della figlia di appena 19. La loro colpa? Essere intervenute per difendere rispettivamente l’altra figlia e sorella. Con quest’ultima riuscita soltanto per miracolo a mettersi in salvo.
La fuga e l’arresto
Su quanto accaduto effettivamente ieri pomeriggio sono in corso tuttora le indagini. Secondo quanto emerso sin qui – come vi abbiamo raccontato anche ieri – l’uomo avrebbe avuto una discussione con la sua ex ragazza, Desireé A., 30 anni, che sarebbe poi improvvisamente degenerata.
Sarebbe stato a quel punto che il Finanziere avrebbe estratto la pistola e aperto il fuoco contro Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato, ovvero la mamma e la sorella intervenute proprio in difesa della ragazza (nella foto in alto). Spari che, purtroppo, non hanno lasciato scampo alle due donne. L’ex fidanzata invece è riuscita a mettersi in salvo chiudendosi in bagno e lanciando il disperato allarme alle forze dell’ordine.
Arrestato a Latina il Finanziere accusato del doppio femminicidio
A quel punto il 27enne, capendo che la giovane era riuscita a chiamare le forze dell’ordine, ha tentato la fuga. A differenza di quanto emerso nelle scorse ore, l’uomo sarebbe stato rintracciato a Latina (e non nel quartiere di Cisterna dove si è consumato l’orrore) nel quartiere Q4 e fermato. Adesso sarà interrogato.
Il movente
Gli investigatori puntano ora a ricostruire il quadro che ha portato al duplice femminicidio. A quanto pare i rapporti tra l’uomo e la compagna erano tesi da tempo e qualche giorno fa quest’ultima aveva deciso di porre fine alla loro relazione. Ieri, invece, i due si sarebbero visti nella villetta nel quartiere San Valentino a Cisterna, peraltro, per uno strano scherzo del destino, proprio alla vigilia della festa degli innamorati, per tentare di riappacificare i rapporti come riportato da Latina Oggi. Poi però sarebbe scoppiata l’ennesima discussione culminata nel sangue.
“Comunità sconvolta dall’ennesima tragedia”
In queste ore l’intera comunità di Cisterna è sotto choc. Come nel 2018, quando si consumò una strage analoga con il Carabiniere Luigi Capasso che sempre nel mese di febbraio – era il 28 ma la macabra coincidenza resta – sparò prima alla moglie (che si salvò per miracolo) per poi uccidere le sue due bambine Martina e Alessia, di 7 e 13 anni e infine togliersi la vita. Oggi, purtroppo, a distanza di sei anni, la storia si ripete. “Una comunità sconvolta dall’ennesima tragedia che ha visto vittime due donne, una madre e una figlia, per mano di un uomo violento. Tutta la nostra comunità si stringe intorno al dolore lacerante dei familiari”, questo il messaggio di cordoglio inviato dal sindaco Valentino Mantini in queste ore difficili per la sua città.