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Coronavirus Cisterna, preoccupa l’impennata di casi. Il Sindaco: ‘Facciamo tutti attenzione, previsti controlli e sanzioni’

Pubblicato il
coronavirus lazio 6 novembre 2021
Continua a crescere la curva dei contagi a Cisterna attestandosi a 40 persone in tutto attualmente affette dal virus Covid-19.
 
Un dato che pone il comune pontino tra quelli della provincia attenzionati dalla ASL di Latina e dal Prefetto che ieri ha tenuto una riunione per fare il punto della situazione e attivare una serie di misure allo scopo di contrastare tale preoccupante fenomeno.
Preoccupazione che, vista l’imminente stagione autunno-invernale, investe tutta la regione e la Capitale al punto che il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, quest’oggi ha emesso l’ordinanza di obbligo sul territorio regionale di indossare la mascherina nei luoghi all’aperto e durante tutta la giornata.
Decisione questa già presa nei giorni scorsi dal Sindaco Carturan unitamente ad altri della provincia di Latina.
 
Nel caso di Cisterna non si tratta di un cluster ma di contagi “a macchia di leopardo” che quindi risultano più difficilmente controllabili e pertanto destano maggiore preoccupazione.
 
“Di fronte a questo aumento del numero dei contagi – ha detto Carturan – dobbiamo adottare tutte le necessarie e note misure di prevenzione. Va chiarito che non si tratta di casi determinati dallo svolgimento delle iniziative di Cisterna Estate e ormai neppure dal rientro dalle vacanze in località a rischio come la Sardegna o paesi esteri. Proprio per questo dobbiamo rialzare i livelli di guardia come ai tempi del lockdown per evitare di dover ritornare all’isolamento totale. Faccio quindi appello ai titolari di attività commerciali ai quali abbiamo concesso l’occupazione di ampi spazi di suolo pubblico ma dai quali ora esigiamo il rigoroso rispetto delle norme anticovid. Così pure ai nostri ragazzi rivolgo un forte appello ricordando che non sono il gomito o la catenina a rischiare il contagio ma la loro salute che potrebbe diventare veicolo di trasmissione all’interno delle proprie case colpendo persone care e deboli come ad esempio i nonni. 
Si tratta di una patologia che non deve essere né sottovalutata né banalizzata, infatti colpisce sia il sistema polmonare che vascolare. Se questi ulteriori appelli non dovessero funzionare, ho già dato indirizzo al Comando di Polizia Locale, di concerto con le altre forze dell’ordine, di attivarsi per effettuare controlli e sanzioni”. 
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