Avevano commesso una rapina con la cosiddetta tecnica dell’abbraccio, derubando un anziano dell’orologio di valore che indossava. Nel weekend però i due autori sono stati fermati e arrestati a Cisterna di Latina: a far scattare i controlli il fatto che la coppia viaggiasse a bordo di un’auto intestata ad un’altra persona. Che oltre a quella ne aveva a suo nome altre 149!
Un prestanome dunque, per macchine utilizzate, come nel caso della coppia intercettata dai caschi bianchi della Polizia Locale di Cisterna, per commettere rapine. Nel caso specifico il colpo messo a segno con vittima un ultrasessantacinquenne era stata commessa nel nord Italia: ma non è escluso che i malviventi fossero a caccia di altre vittime nel comune pontino.
Gli accertamenti
Il tutto è successo nella mattinata di sabato scorso, 14 ottobre 2023 quando una pattuglia della Polizia Locale di Cisterna, coordinata dal Comandante Raoul De Michelis, ha proceduto al controllo di un’autovettura che circolava nelle strade del centro urbano. A bordo del veicolo sono stati identificati due cittadini di nazionalità romena, un uomo ed una donna, entrambi trentaquattrenni. Dai primi accertamenti è risultato che il veicolo era però intestato ad un cittadino straniero residente a Milano. Alla richiesta di giustificare questa ‘anomalia’ il conducente ha riferito che l’auto era di proprietà di un suo amico. Il problema è che questo presunto amico oltre a quella macchina ne aveva intestate oltre 150. A quel punto i caschi bianchi hanno deciso di approfondire la questione verificando che l’intestatario della carta di circolazione era un cosiddetto prestanome, e molti di questi veicoli erano stati utilizzati per commettere dei reati.
La rapina con la tecnica dell’abbraccio
Del caso, in supporto, è stato chiesto l’ausilio della locale Stazione dei Carabinieri per effettuare ulteriori accertamenti. Dalla consultazione delle banche dati in uso alle forze di polizia, è emerso che a carico di entrambi era stato emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere dal GIP del Tribunale di Treviso nello scorso mese di settembre. Il provvedimento, a seguito delle indagini del Comando Stazione Carabinieri di Spresiano (TV), era relativo alla rapina in danno di un uomo ultrasessantacinquenne che, avvicinato dalla donna con la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio“, gli aveva sfilato un orologio di notevole valore.
Le successive indagini dei Carabinieri del comune trevigiano hanno permesso di individuare gli autori del gesto che sono risultati essere proprio i due soggetti fermati a Cisterna di Latina dalla Polizia Locale e dai Carabinieri. Dopo le formalità di rito, i due sono stati così tratti in arresto e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente; l’uomo è stato condotto presso il carcere di Latina mentre la donna è stata tradotta presso il carcere femminile di Roma Rebibbia. Ulteriori accertamenti sono in corso relativamente al proprietario del veicolo con l’attivazione di tutte le procedure per la radiazione dei veicoli intestati al soggetto prestanome.